Friuli: Dante Spinotti, le riprese primaverili del documentario che vedremo a fine anno

_Spinotti_Gortani

a cura della cineteca del Friuli.

Di ritorno dall’Ungheria, dove ha fatto i sopralluoghi per il suo prossimo film, Hercules di Brett Ratner, una coproduzione Paramount-MGM, il carnico di Hollywood Dante Spinotti sta sfruttando questo inizio di primavera in Friuli per proseguire le riprese del documentario Inchiesta in Carnia, che lo vede eccezionalmente nel ruolo di regista oltre che di direttore della fotografia. Girato insieme al figlio Riccardo Spinotti e con la collaborazione di Carlo Della Vedova, prodotto dalla Cineteca del Friuli, il documentario è la realizzazione di un progetto a lungo meditato che segue di oltre trent’anni il poetico La Carnia tace, firmato nel 1980 con Sergio De Infanti.

Il taglio del nuovo lavoro, determinato dall’emergenza economica e demografica che ha interessato negli ultimi decenni la montagna in generale e la Carnia in particolare, è quello dell’inchiesta giornalistica, ma Spinotti non rinuncia al linguaggio cinematografico in cui è maestro. Come si è potuto vedere ieri, nel corso di una prova di proiezione al Cinema Sociale riservata agli addetti ai lavori, accanto alle numerose interviste e testimonianze raccolte è lecito attendersi immagini di grande suggestione che non mancheranno di coinvolgere emozionalmente lo spettatore e che esprimono nel contempo il legame profondo dell’autore con la sua terra d’origine, di cui sa cogliere l’essenza.

Se il punto di partenza dell’inchiesta è l’invecchiamento e il drastico calo della popolazione carnica, la questione di fondo è se questa terra possa esercitare un nuovo richiamo, soprattutto in tempi di crisi del modello economico – e di vita – corrente. Si prendono in considerazione le risorse tradizionali disponibili come l’aria, l’acqua, il legname, lo spazio per orti, colture e allevamenti, ma anche le possibilità offerte dalle aree industriali di Tolmezzo, Amaro e Villa Santina, che si avvantaggiano del ruolo propulsivo del COSINT, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Tolmezzo, nato cinquant’anni fa con lo scopo di promuovere la crescita socioeconomica dell’Alto Friuli e più che mai attivo.

Per le interviste ad amministratori, professionisti, artigiani, intellettuali, esperti e cittadini comuni di tutte le età, sono già stati sentiti fra gli altri Cristiana Compagno, Renzo Tondo, il direttore del Cosint Giovanni Somma, il presidente di Eurotech Roberto Siagri, Gian Paolo Gortani dell’omonima azienda leader nella costruzione di serbatoi e vinificatori in acciaio inox, Vito e Pierluigi Di Piazza, Devis Bonanni. Il proposito non è tanto di fornire risposte certe quanto di alimentare una discussione che incuriosisca gli spettatori invogliandoli a programmare nel prossimo futuro una visita in Carnia e che induca soprattutto i giovani a considerare la possibilità di viverci.

Compatibilmente con gli altri impegni di Spinotti, le riprese termineranno in autunno e Inchiesta in Carnia sarà presentato al pubblico entro il prossimo autunno-inverno.