Friuli: ecco il catalogo di tutti i mosaici contemporanei in regione

 
di Franca Merluzzi 

Il Centro regionale di catalogazione e restauro e la Scuola Mosaicisti del Friuli da tempo collaborano all’interno di progetti condivisi per promuovere la conoscenza delle opere musive diffuse sul territorio. Grazie a questa pubblicazione si può cogliere con immediatezza la presenza capillare nelle quattro province di espressioni di una cultura artistica – quella dell’antica tecnica del mosaico – che attraversa tutto il secolo scorso aprendosi alle suggestioni del contemporaneo. Il volume ha un intento divulgativo e offre al lettore, con dati sintetici, la possibilità di costruire itinerari di visita e di scoprire interventi decorativi in spazi aperti al pubblico. Per chi vuole saperne di più, per lo studioso del settore che desidera approfondire in modo scientifico il tema, il Centro di Passariano mette a disposizione on line, nel Sirpac – Sistema informativo regionale del patrimonio culturale del Friuli Vg – schede dettagliate dei mosaici. I criteri catalografici adottati sono quelli dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.  Questa iniziativa si inserisce in un percorso comune avviato nel 1996 con il sistematico lavoro di riordino e di inventariazione degli archivi della Scuola di Spilimbergo. L’attività ha permesso di rendere consultabili bozzetti, cartoni preparatori, disegni, progetti, fotografie, modelli, atti amministrativi e didattici che in molti casi documentano l’intero processo: dalla committenza all’ideazione, dal piano di posa alle fasi esecutive. Innovativi sono i risultati che danno la possibilità di creare numerosi collegamenti tra le informazioni dedotte dall’archivio della Scuola e l’analisi delle opere sul territorio. Si possono visualizzare le schede, corredate di immagini, notizie storiche e descrittive dei mosaici collocati nelle diverse località, ponendoli in relazione con il contesto architettonico in cui si trovano e anche con la relativa documentazione: fotografie, disegni, bozzetti, presi in esame nei precedenti lavori di schedatura. Si può risalire, a esempio, alla datazione e alla paternità dell’opera e del bozzetto che spesso non sono coincidenti. Numerosi autori contemporanei, non solo regionali, hanno stretto forme di collaborazione con la Scuola Mosaicisti del Friuli, hanno firmato bozzetti, ma raramente ne sono stati anche gli esecutori. Distinguendo l’apporto di ciascuno, emergono allora, accanto agli artisti riconosciuti, molti altri nomi di abili maestranze la cui formazione teorica e pratica è avvenuta tramite la Scuola. Interessante si presenta il confronto tra l’idea e l’interpretazione, tra il disegno e la realizzazione del magister musivarius. La consultazione dei dati Sirpac consente di ottenere informazioni sui cicli o sulle singole opere rese attraverso una terminologia che ora, in modo più preciso rispetto ad alcuni decenni fa, riesce a definire le particolarità delle tecniche e dei materiali.