Friuli: Ermes e la banda larga muovono i primi passi (speriamo)

Dal MV di oggi

Entro la fine dell’anno la Regione comincerà a pubblicare i bandi di gara per gli operatori delle telecomunicazioni interessati a gestire la banda larga a disposizione di cittadini e imprese. Entro il 2011, quindi, tutti i 218 Comuni del Fvg saranno collegati alla “rete” di fibra ottica, attraverso il progetto Ermes gestito da Insiel. La conferma è arrivata dall’assessore Fvg alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, intervenuto ieri all’incontro voluto dalla Confindustria di Udine sulla banda larga. Il Pd, invece, attacca: sviluppo in ritardo.

La riunione è stata coordinata dal presidente degli industriali friulani Adriano Luci, che ha sottolineato come l’infrastruttura sia indispensabile per le imprese. Regione e aziende, è quindi emerso dal confronto, condividono lo stesso obiettivo: colmare nei tempi più brevi possibili il “divario digitale” di alcune aree della regione, considerando che il collegamento in banda larga costituisce uno dei principali fattori di crescita e di competitività di un territorio. Gli imprenditori hanno posto soprattutto l’accento sui tempi per completare il progetto e sulla possibilità di utilizzo della rete da parte delle imprese. Riccardi ha confermato gli obiettivi del progetto Ermes, giunto ormai a metà del suo percorso (sono finora stati investiti circa 60 milioni di euro, su 120 complessivi): entro il 2011 collegare tutti i Comuni, entro il 2013 le zone industriali. Si tratta di scadenze, come ha voluto precisare Riccardi, dettate dalla disponibilità di finanziamenti europei. L’assessore ha ricordato anche che il progetto Ermes era stato avviato dalla precedente amministrazione regionale e che la giunta guidata da Renzo Tondo lo ha confermato, reperendo anche ulteriori risorse, proprio per evitare interruzioni nel processo di superamento dei divario digitale. La decisione di affidare a Insiel il compito di realizzare la rete, al posto della società Mercurio inizialmente costituita, ha avuto lo scopo di razionalizzare il progetto valorizzando le competenze dell’azienda di informatica regionale.
Affinché anche le imprese e i cittadini, accanto alla pubblica amministrazione, possano utilizzare la nuova rete a banda larga, occorrerà adesso mettere a gara l’utilizzo della capacità eccedente della fibra ottica, coinvolgendo gli operatori privati. «E questa è una strada obbligata poiché è la stessa Unione europea a vietare alla parte pubblica – ha sottolineato Riccardi – la possibilità di fornire la connessione finale, laddove lo possono fare i privati. Già in marzo la Regione avvierà con la Ue un confronto in modo da concordare le procedure necessarie per superare il divario digitale, definendo una mappa dettagliata della situazione delle diverse zone del Friuli Venezia Giulia».
«Dall’incontro è emerso chiaramente il disastroso andamento nell’attuazione del progetto Ermes», è stato invece il giudizio del capogruppo del Pd, Gianfranco Moretton. «I ritardi – ha detto – sono il risultato della scelta politicamente sbagliata di incorporare la società Mercurio in Insiel, decisione che ha determinato problemi nella stipula degli accordi di programma col ministero e l’Unione europea. Come se non bastasse, la cancellazione di Mercurio voluta da Riccardi ha comportato l’obbligo per Insiel di bandire gare, con il conseguente allungamento dei tempi di realizzazione della banda larga, cosa che sarebbe stata evitata mantenendo in vita Mercurio. Da questa operazione – ha concluso Moretton –, inoltre, abbiamo perso la possibilità di mettere a disposizione capacità trasmissiva a prezzi contenuti».
Secca la replica di Riccardi: «Moretton si informi, perchè non sa nemmeno di cosa sta parlando. Il progetto voluto dalla precedente amministrazione, di cui lui faceva parte, non rispettava le norme di legge, nè europee nè italiane».