Friuli: la tutela della Marilenghe nel contratto Rai e le prospettive per il digitale terrestre

Per la prima volta la lingua friulana entra ufficialmente,  nel contratto di Servizio Rai. Lo ha deciso ieri la Commissione di vigilanza Rai, accogliendo in toto – riferisce una nota – la proposta formulata dalla delegazione friulana recatasi a Roma il 15 aprile scorso e composta dall’Assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, dal Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, dal Sindaco di Udine, Furio Honsell e dall’esponente del Comitato per l’autonomia, Arnaldo Baracetti.
Le istituzioni regionali chiedevano già da molti anni l’avvio di regolari trasmissioni in lingua friulana, come previsto dalla legge 482/99, sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche. Tali richieste avevano trovato sì un accoglimento in linea di principio nei precedenti contratti di servizio, ma in fase applicativa non si erano mai tradotte in realtà, proprio per la mancanza di un esplicito riferimento alla marilenghe. <br />
Grazie all’emendamento approvato ieri, invece, il friulano entra – insieme a tedesco, francese, ladino e sloveno – a pieno diritto nel contratto di servizio, come avviene appunto per le minoranze più forti, con possibilità di forti sviluppi in vista del passaggio al digitale terrestre.
Gli emendamenti accolti sono due. Il primo permetterà alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia di estendere la rete RAI 3-bis (attualmente presente nelle province di Trieste e di Gorizia) a tutto il territorio regionale in sede di realizzazione delle reti di radiodiffusione televisiva in tecnica digitale, in analogia a quanto già fatto per la terza rete-bis nelle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Il secondo emendamento prevede, per la prima volta, il friulano fra le lingue esplicitamente tutelate dal Contratto di servizio. La modifica introduce un impegno esplicito alla tutela di tutte le lingue minoritarie presenti sul territorio regionale, risolvendo il forte squilibrio attualmente esistente soprattutto rispetto allo sloveno. La concreta attuazione della norma sarà ora oggetto di una specifica convenzione con il Ministero competente.
le reazioni del mondo politico non si sono fatte attendere. Soddisfatto il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, che ha rivendicato alla Lega Nord il merito di avere presentato l’emendamento e ha espresso «grande soddisfazione. Ora la Rai sarà obbligata a impegnarsi fattivamente per programmare un notiziario tv e radiofonico anche in lingua friulana, da irradiare nelle province friulane del Friuli Vg (Gorizia, Pordenone e Udine).
E Davide Caparini, segretario di presidenza in Commissione vigilanza Rai ed esponente del Carroccio ha aggiunto che «ora il Friuli Vg potrà stipulare convenzioni con la concessionaria pubblica dando la necessaria dignità al suo idioma». Soddisfatto anche il deputato del Carroccio, Massimiliano Fedriga: «Oggi è un giorno molto importante per i friulani – afferma – sulla tv pubblica approda la nostra bellissima lingua, dando finalmente attuazione alla legge regionale e a quella statale»»