Friuli: polemica Fontanini-Devetag sul Il teatro in friulano escluso dal Mittelfest


dal MV di oggi

«Pare che i criteri di esclusione al cartellone del Mittelfest applicati dal direttore artistico Furio Bordon siano stati usati a singhiozzo e, caso strano, a vedersi tagliato fuori, senza possibilità di replica, Odissee, lo spettacolo teatrale in friulano, rilettura in chiave moderna del celeberrimo poema epico greco, prodotto l’anno scorso in sinergia dalla Provincia e dalla Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine». All’indomani dalla presentazione del festival di Cividale, che quest’anno ha come Leit-motiv Nazioni e identità, per il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini «è uno scandalo che una delle rappresentazioni più importanti del panorama culturale friulano sia stato brutalmente escluso per “impossibilità di ospitare spettacoli che abbiano già debuttato”. Peccato che da una veloce verifica su internet, su un totale di 16 spettacoli di prosa i primi 5 verificati – mi sono fermato lì, quanto appurato era sufficientemente esaustivo – abbia rivelato che non si tratta di inediti». Il presidente di Mittelfest, Antonio Devetag, risponde spiegando – in modo articolato e sereno – che quest’anno si sono scelte le eccellenze musicali del Friuli e che per la prossima edizione si sta lavorando ad un percorso di prosa che, partendo dalla buona collaborazione avviata con la Farie teatrâl furlane, porterà a una produzione creata appositamente per Mittelfest 2012, dove debutterà in prima nazionale. Per Fontanini, che cita siti internet e Youtube, «è scandaloso che quest’anno, visto il tema portante, anziché realizzare uno spezzone per la produzione teatrale in lingua friulana, dove accanto a Odissee avrebbe potuto essere presentato anche Pieri da Brazzaville, nel cartellone abbiano trovato posto esclusive che poi esclusive non sono e che la cultura friulana sia rimasta fuori. Chi dobbiamo ringraziare per tanta diligenza nella chirurgica censura? Se un criterio di selezione esiste – prosegue Fontanini -, piaccia o non piaccia, lo si deve applicare. Ma se risulta che l’applicazione è iniqua, non si può tacere. Ancora una volta non posso condividere la strategia del festival». La parola ad Antonio Devetag: «Quest’anno – afferma il presidente del festival cividalese – la volontà di coinvolgere le punte di diamante della cultura friulana di oggi è stato uno dei pensieri ricorrenti di tutto il dibattito che sta alla base del programma di Mittelfest. Per questo abbiamo voluto affidare l’apertura del festival a due eccellenze friulane come la Fvg Mitteleuropa Orchestra e il mezzosoprano Luciana D’Intino. E più avanti avremo il Polifonico di Ruda, supercampione olimpico della coralità mondiale, e il bel progetto jazz (e non solo) dello studioso friulano Marco Maria Tosolini. Caso mai non bastasse, in collaborazione con la Provincia di Udine, nell’ambito del progetto Terre dei Patriarchi, il 19 luglio nell’abbazia di Rosazzo proporremo un evento dedicato all’antica musica aquileiese di cui sarà protagonista un grande artista come Glauco Venier. Un’attenzione per il territorio che si allarga ai friulani che vivono lontano dalla Piccola Patria: come avete già riferito, grazie a Friuli nel mondo e al suo presidente Piero Pittaro, i nostri conterranei potranno seguire in streaming nei loro fogolârs lo spettacolo inaugurale. E poi, venendo alla prosa, abbiamo ragionato anche in prospettiva: ho voluto fortemente che Mittelfest seguisse da vicino il percorso della Farie teatrâl furlane, pensando di inserire nel cartellone 2012 una produzione dedicata proprio al teatro friulano». E le critiche al cartellone 2011? «Per quel che riguarda quest’anno, ricordo che abbiamo ricevuto da tutta Europa ben 240 dvd di spettacoli che ovviamente non potevamo né potremmo mai produrre noi: ci vorrebbe l’intero bilancio della Regione! Sono stati citati l’Odissee e Pieri da Brazzaville. Il primo spettacolo è stato presentato lo scorso anno al Giovanni da Udine ed è stato circuitato in regione dall’Ert, mentre il secondo è andato in scena poco tempo fa, sempre a Udine. Così ci è sembrato inopportuno riproporli a Mittelfest, anche se ci abbiamo pensato, ma gli attori, fra l’altro, non sarebbero stati pronti in questa stagione. Del resto, Pieri sarà presentato tramite l’Ert la prossima stagione teatrale nelle piazze friulane. Concludendo, pensiamo – senza alcuna polemica e con spirito costruttivo nei confronti delle realtà artistiche di casa nostra – di aver fatto tutto quel che potevamo per valorizzare il territorio regionale e le sue risorse culturali».