Gemona: ancora un volo mondiale di Nicole Fedele in Brasile, battuto il record

di Piero Cargnelutti.

Ancora un record nei cieli per Nicole Fedele, la campionessa di parapendio originaria di Ovaro e oggi residente a Gemona, testimonial del progetto Città dello sport e del benstare, che nelle ultime settimane ha raggiunto un nuovo primato, il settimo per lei. La data è quella del 7 novembre, ma stavolta non sono i cieli friulani di pochi mesi fa che le valsero l’ultimo record di distanza “andata e ritorno”, bensì quelli di Quixadà in Brasile, dove l’atleta friulana si era recata già per la quarta volta, intenzionata battere il record su “distanza in linea”. E ce l’ha fatta: Nicole è riuscita a volare ininterrottamente per nove ore, da Quixada a Barras nel paese sudamericano, coprendo una distanza totale di 376,5 chilometri dal decollo e superando così di 40 chilometri il precedente record mondiale detenuto dalla francese Seiko Fukuoka Naville dall’anno scorso. Anche stavolta l’agognato record, frutto di mesi e mesi di preparazione e studio del percorso, non è stato una meta facile: «Il cielo era completamente blu – ci ha raccontato la campionessa, ricordando uno dei momenti più difficili del volo – c’erano solo dei cirri sfilacciati in quota e ho pensato che questo ci avrebbe rallentato un po’. Purtroppo è andata anche peggio: il mio unico compagno di volo ha atterrato nei pressi di Nova Russas prima di mezzogiorno e dopo appena 160 chilometri di volo. Ho fatto il resto del volo in solitaria, incontrando solo qualche urubú di tanto in tanto. Nell’area intorno a Piripiri ho fatto due “bassi” e perso moltissimo tempo a girare delle termiche che normalmente scarterei senza nemmeno pensarci un attimo!». Ma anche stavolta, la tenacia della campionessa carnica ha colpito nel segno come lei stessa ricorda il suo atterraggio vincente: «Dopo aver superato Piripiri – ci ha detto Nicole Fedele – ho cominciato a pensare che il mio obiettivo era ormai a portata di mano, lo vedevo lì proprio davanti a me: al mattino avevo messo il waypoint di Barras sul mio Gps e mancavano meno di 50 chilometri per raggiungere questa città così lontana. Ho dunque avvisato chi mi seguiva sotto che avrei continuato. Alle 17.15 ho appoggiato i piedi in un campo in mezzo alla cittadina di Barras, consapevole che finalmente i miei sforzi erano stati ampiamente ripagati! Rimane un po’ il rammarico per non aver abbattuto il muro dei 400 chilometri, che quel giorno sarebbero stati sicuramente alla mia portata, ma sarà un incentivo in più per riprovare negli anni a venire!». Certamente, dopo il settimo record mondiale di volo, le soddisfazioni sono uno stimolo in più per Nicole, che già pensa a una nuova sfida per la prossima stagione: il “triangolo Fai (Federazione aeronautica italiana), ovvero una lunga distanza coperta raggiungendo le punte di un triangolo equilatero nel cielo. E chi lo sa che non torni a regalare al pubblico friulano un’altra “vittoria in casa” come quella dell’estate scorsa, visto che stavolta ha intenzione di partire dalla val Secca in Carnia.