Giro d’Italia: Paularo e Pontebba lanciano a tempo di record il marchio “La via di Attila”

La via di Attila è già una realtà, l’intuizione dei sindaci di Paularo, Ottorino Faleschini e Pontebba, Isabella De Monte diretti lo scorso settembre alla presentazione del Giro d’Italia Milano, ora è un marchio. Perchè non sfruttare l’incredibile risonanza data dal passaggio della tappa del Giro d’Italia sul Cason di Lanza diretta all’altopiano del Montasio? Il progetto Detto fatto. Sulla strada del ritorno da Milano i due sindaci, anche grazie ai consigli di Enzo Cainero, hanno pensato ai primi progetti, poi hanno cominciato a metterli in pratica. Sono partiti dalla leggenda: il passaggio di Attila alla guida degli Unni diretti ad Aquileia. La leggenda dice che il condottiero si fermò ai 1500 metri di Cason di Lanza e immerse la sua spada nell’acqua: la punta dell’arma fu sciolta letteralmente. E la grotta? Vicino al passo, dove l’attuale agriturismo è di proprietà del Comune di Arta Terme, vi è poi un anfratto dall’ingresso quantomeno insolito. È assolutamente simile a una spada. Musica per il piano della coppia Faleschini-De Monte che attorno alla montagna, la più innevata del Friuli, che nella storia ha fatto da cerniera tra la Carnia e il Tarvisiano e quindi l’Austria, vogliono creare le basi per il rilancio turistico di due valli. Per questo ieri mattina, nello studio di Enzo Cainero a Udine, oltre ai due cittadini per la presentazione del marchio, che ovviamente ha la grotta di Attila come protagonista, c’erano anche gli assessori di Arta Terme e Moggio, Guido Della Schiava e Bruno Gardel. Piste in quota Perchè in cima al progetto Paularo e Pontebba mettono il valico, la possibilità di realizzare in quota piste da fondo e adatte allo scialpinismo, e pure infrastrutture come il Palaghiaccio, mentre Arta Terme ha ovviamente da giocare l’asso nella manica dei posti letto. «Vogliamo fare squadra e promuovere la nostra ricchezza: il Cason di Lanza – hanno detto i rappresentanmti dei quattro comuni – vogliamo organizzare iniziative per attirare i turisti e dare slancio all’economia delle nostre valli: l’ambiente incontaminato è una garanzia di successo». I Comuni ovviamente sono in stretto contatto con TurismoFvg per la promozione del marchio nelle fiere internazionali e sul mercato. Zoncolan battuto. Ma intantio hanno raggiunto un risultato significativo, lanciando il marchio prima di quello dello Zoncolan, la montagna simbolo della Carnia, finita nell’Olimpo mondiale dello sport e del turismo grazie alle imprese del Giro d’Italia, ma anche allo sci. All’ombra dello Zoncolan è da 4 anni che si aspetta di poter sfruttare il marchio, pur depositato di recente da TurismoFvg. «Lo aspettano da 4 anni – ha detto un Cainero molto amareggiato – Qui in meno di sei mesi il marchio è diventato realtà».