Italo (Friul) Canadesi sbancano il lotto in Canada

Ogni volta che abbiamo giocato, al massimo abbiamo vinto 5 dollari». Elena Dal Dan e Viviana Dal Dan (Evanovich), madre e figlia, originarie di un paese vicino a Pordenone, ancora non ci possono credere. Stringono forte quell’assegno da $15.2 milioni con la stessa emozione con cui hanno saputo di aver vinto.
Un vero colpo di fortuna. E non potrebbe essere altrimenti quando si vincono alla lotteria più di $15 milioni e duecentomila dollari. È il 9 settembre quando Viviana decide di uscire nella sua pausa pranzo e compra due biglietti del 6/49 per sé e per la madre al North York Ticket Shop di Yonge Street a North York.
Il giorno dopo l’estrazione che avrebbe cambiato le loro vite per sempre.<br />
«Ho impiegato cinque minuti per realizzare che avevo vinto – spiega Viviana, 48 anni – In un primo momento ero confusa perché tutti i numeri, stranamente, combaciavano. Ho continuato a ricontrollare. Quando mi stavo rendendo conto di aver vinto al 6/49 mi sono precipitata subito a casa di mia madre e le ho mostrato, ancora incredula, il mio biglietto. Siamo state sotto shock per alcuni giorni. Mia madre mi ha chiesto di aspettare almeno otto settimane prima di ricevere i soldi. Abbiamo così aspettato e distribuito, senza attirare troppa attenzione, i dolcetti ai bambini in costume che sono venuti a bussare alla nostra porta il giorno di Halloween. Ma ce ne sono stati meno rispetto all’anno scorso…».
Ora i sogni sono diventati realtà e Viviana pensa a pagare il mutuo e a un viaggio. Elena Dal Dan sogna l’Europa e Viviana sta già pensando di fare un salto anche in Italia. Viviana e la madre Elena sono arrivate in Canada una quarantina di anni fa e ora risiedono a Toronto.
«Solo in questo momento, ora che ho l’assegno in mano, mi rendo conto che la nostra vita è cambiata – dice Viviana che vive con suo figlio e i suoi due cani – Questa è la nostra vincita più grande. Non abbiamo mai vinto più di 5 dollari. Non credo che continueremo a giocare. Cosa farò domani? Sicuramente sarà un giorno come gli altri».