Latisana: casse di espansione nullo il piano stralcio

Notizia bomba dal Tribunale superiore delle acque: il piano stralcio per la messa in sicurezza del Tagliamento non è più valido, e anche il progetto delle casse di espansione potrebbe essere dichiarato senza valore. La notizia emersa nel consiglio comunale di giovedì a Latisana ha scatenato il popolo “anti-casse”, provocando reazioni di soddisfazione nella zona collinare.
Di tutt’altro tenore, invece, le posizioni che si registrano a Latisana, dove il tema della sicurezza del fiume è dibattuto da trent’anni. La città della Bassa ha già messo le mani avanti, cercando una valida alternativa al progetto-casse.
L’assessore regionale all’ambiente spiega che «se fosse confermata anche dal Tar la sentenza del magistrato alle acque – dice l’assessore Lenna – non solo il progetto delle casse non avrà valore, ma bisognerà pensare a un nuovo piano stralcio con i tempi e le difficoltà che potrebbero conseguirne. Aspettiamo – aggiunge Lenna – la sentenza del Tar sul ricorso presentato da comuni e associazioni. Quello che per ora sappiamo, dall’avvocatura regionale, è che il Tribunale superiore delle acque ha ritenuto nullo il piano stralcio e che la sentenza non è appellabile. C’è però una parte della sentenza, che si riferisce agli atti conseguenti e, quindi, anche al progetto delle casse, che non è di chiara interpretazione. Vedremo se il Tar confermerà il parere dell’avvocatura della Regione». E nell’area dove le casse di espansione avrebbero dovuto sorgere già si parla di vittoria. Dice Paolo Menis, ex sindaco di San Daniele e attuale consigliere regionale del Pd: «Solo la fortissima convinzione di stare dalla parte della ragione ha fatto sì che la “resistenza” a quattro governi regionali di colori diversi (giunta Cecotti, giunta Antonione, giunta Tondo, giunta Illy) avesse questo esito positivo» commenta. «È il buon senso della gente e la lontananza dagli interessi particolari e dalle lobbies di settore, che hanno aiutato i rappresentanti politici, i sindaci, i comitati, le associazioni ambientaliste e i cittadini di questo territorio a raggiungere il comune obiettivo. E’ una vittoria di tutti». Il consigliere ha però un rammarico: «Se la mia parte politica, qualche volta, mi avesse ascoltato negli ultimi cinque anni, sulle casse d’espansione come su tante altre questioni ambientali, forse anche le elezioni avrebbero un avuto esito diverso». L’idea di abbandonare il progetto delle casse di espansione è accolta con gioia dai Comuni rivieraschi. Ma ripartire da zero non può far dimenticare che per dieci anni molti terreni agricoli sono stati vincolati alle casse. «Se la decisione della giunta sarà quella di accantonare il progetto delle casse di espansione – afferma Renzo Francesconi, primo cittadino di Spilimbergo – non può che renderci felici. Però, come ho già avuto modo di dire all’assessore Lenna, questi dieci anni non potranno essere dimenticati. Non dagli agricoltori che si sono visti vincolare i terreni e che hanno subito un danno non indifferente». Da qui la proposta dell’amministratore di trovare un modo per indennizzare gli agricoltori. «Una soluzione – propone Francesconi – potrebbe essere quella di destinare agli agricoltori una quota dei soldi provenienti dalle escavazione che saranno fatte».<br />
 

3 Risposte a “Latisana: casse di espansione nullo il piano stralcio”

  1. Dal MV del 5 ottobre 2008

    Salta il progetto per le “casse d’espansione”, che dovevano garantire la tranquillità a Latisana? Il Comitato per il Tagliamento, che si era battuto per mettere in sicurezza il Tagliamento, “rinasce” e promette battaglia, preannunciando una manifestazione il 4 novembre, anniversario della seconda alluvione, quella del 1966.

    A dare voce alle proteste di coloro che ora, con la bocciatura del Piano stralcio da parte del Tribunale delle acque, temono che l’opera di contenimento delle acque non sarà più realizzata, mettendo così nuovamente a rischio gli abitanti di Latisana, è il consigliere comunale Giuliano Pericolo.

    Lui, l’alluvione, se la ricorda bene: «Quattro giorni sul tetto, con grissini e cognac». La casa sott’acqua, i 70 centimetri di fango, i lamenti degli animali che morivano soffocati… «E poi, dopo aver ripulito tutto, la seconda mazzata».

    «Se gli altri brindano – afferma Pericolo – noi dobbiamo celebrare i funerali della politica latisanese. Dobbiamo chiedere scusa ai concittadini, che sono stati traditi». Preoccupa la sentenza del Tribunale veneto che, seppure ancora da interpretare nella sua totalità, potrebbe sancire la definitiva cancellazione del progetto delle “casse d’espansione”, tanto osteggiato dai paesi della Collinare e dagli ambientalisti, quanto invocato dai residenti di Latisana, che considerano l’opera necessaria e fondamentale per garantire la sicurezza in caso di piena del fiume.

    Il Comitato per la sicurezza del Tagliamento, che si preannuncia “trasversale”, si prepara dunque a una nuova battaglia. «Faremo una grande manifestazione, un dibattito con la popolazione, che organizzeremo in occasione del 42esimo anniversario della seconda alluvione – afferma Pericolo – E in tale occasione daremo voce alla gente».

    Nessuna contrapposizione «con gli amici della montagna, che si sono dati da fare – continua pericolo – mentre noi ci siamo fidati…».

    E spunta una proposta. «Perchè non utilizzare i soldi stanziati per le “casse” per stipulare un’assicurazione? Invece dell’Ici, avevamo proposto, perchè non paghiamo una sorta di assicurazione per gli eventuali danni?».

  2. Agg del 08/10/2008

    Si avvicina la data di convocazione della riunione di giunta nella quale la Regione dovrebbe decidere le linee di indirizzo del Comitato tecnico scientifico che dovrà valutare una nuova soluzione per la messa in sicurezza dal Tagliamento, ma già in certi ambienti si vocifera circa un rinvio della riunione in programma per domani mattina.

    Del comitato, secondo il sindaco di Latisana Micaela Sette (come richiesto anche dalla Regione) dovrebbe far parte anche il comune maggiormente interessato dai lavori previsti dal piano stralcio, messo seriamente in discussione dalla sentenza inappellabile del Tribunale superiore delle acque che, accogliendo il ricorso presentato da un gruppo di agricoltori, ha annullato la delibera di approvazione del piano stralcio e quindi anche la realizzazione delle casse d’espansione.

    Il comune di Latisana come per altro la Regione, ha chiesto un parere legale sulla vicenda e c’è attesa anche per il pronunciamento del Tar (che potrebbe decidere oggi) in merito a un preciso ricorso presentato da associazioni e Comuni dell’alto corso del fiume contro le delibere della Regione per affidare la progettazione delle casse.

    Intanto il sindaco Sette ha inviato a tutti i rappresentati delle istituzioni regionali e ai rispettivi capigruppo del consiglio regionale l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale giovedì scorso, «perché siano chiari i rischi che tuttora incombono sulla comunità di Latisana».

    E per quanto riguarda gli altri interventi previsti dal piano stralcio e già eseguiti o prossimi, rafforzamento degli argini e innalzamento del ponte ferroviario, sono da ritenersi illegittimi? «Secondo il nostro ragionamento no, come non è illegittimo anche il resto – commenta il sindaco Sette – ciò dovrebbe dimostrare come sia giusta la tesi sostenuta dal comune di Latisana perché la sentenza del Tribunale delle acque non è entrata nel merito di questi lavori, così come non entra nel merito della scelta tecnica delle casse d’espansione».

    «Mi auspico – conclude il sindaco Sette – che la Giunta regionale si attenga a questo nel prendere le sue decisioni e si attivi affinché la sentenza del Tribunale superiore delle acque venga usata solo per quello che è quindi per quelle correzioni formali evidenziate e riguardanti i terreni sottoposti a vincolo».

  3. Ciao,

    sono uno studente di ingegneria a Trento e sto iniziando una tesi proprio dul Tagliamento. Ancora non è ben definito cosa dovrò fare, ma indicativamente si dovrebbe trattare di uno studio sulla capacità di laminazione da parte delle golene del fiume nel tratto tra Pinzano e Latisana.

    Volevo chiedervi se ci sono aggiornamenti circa il Piano Stralcio e inoltre se si sa qualcosa dell’innalzamento del ponte ferroviario a Latisana.

    Grazie e buona giornata.

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