Mi piace la patata …. quella vera e anche l’altra

Prendo spunto da un articolo apparso su "Il Friuli" di questa settimana (a cura di Rossano Cattivello) per parlarvi di patate e delle loro splendide caratteristiche; ma farò di + parleremo della patata Friulana.
La presenza della patata nello scenario gastronomico locale è relativamente recente. Non per questo è rimasto limitato a pochi piatti. Anzi, alcuni proverbi testimoniano la sua importanza: “fasûi e patatis a ingrassin lis fantatis”.
A livello produttivo, le culle storiche del tubero sono indubbiamente i paesi di Ribis e di Godia, a nord di Udine, anche se attualmente la realtà di maggiori dimensioni è la cooperativa di produttori di Zoppola. È la denominazione delle prime due località a essere stata inserita nell’elenco nazionale dei prodotti tipici e tradizionali. La codificazione fa riferimento a una varietà a pasta bianca, di grosse dimensioni e di forma ovoidale.
Quella coltivata fin da inizio secolo proveniva proprio dalla Carnia (era volgarmente ribattezzata “bianca carnica” o in alcuni casi anche “slava”). In cucina è ideale per la preparazione di gnocchi, purè e minestre. Negli Anni ’50, invece, prese piede la varietà molto simile Kennebec, perfetta per essere cotta fritta o lessata. Per promuovere il prodotto, la comunità di Ribis allestisce da ventisette anni la mostra-mercato regionale della patata, che si svolge proprio in questi giorni, mentre quella di Godia organizza l’altrettanto conosciuta e apprezzata sagra paesana a lei dedicata.
La patata si distingue per il suo basso apporto calorico, penalizzante nei tempi di miseria quando lo stomaco si svuotava più velocemente di quanto si riempiva, ma ideale per gli stili alimentari moderni adattati alla vita sedentaria. Infatti, basti pensare che per soddisfare il fabbisogno calorico giornaliero di una persona adulta soltanto con le patate sarebbe necessario consumarne almeno quattro chilogrammi.
In cucina dimostra la sua massima duttilità, con l’unico presupposto della cottura per consentire la digestione dell’amido. Può, per esempio, andare a integrare la farina di frumento nella preparazione del pane. La purea può essere utilizzata per torte salate con ripieni di carne, uova o altre verdure lessate. Sono, ovviamente, numerose le soluzioni da contorno, ma con le patate è possibile anche preparare ottimi dolci come dimostrato dal concorso organizzato all’interno della festa di Ribis. Come la torta preparata con patate lessate e schiacciate, impastate poi con mandorle tritate, carote grattugiate, tuorli con lo zucchero e chiare montate a neve. Piacevolmente provocatorio è, poi, il gelato di patate miste, cioè quelle nostrane e quelle americane che vanno cotte al forno, quindi schiacciate e poste nella gelatiera assieme a latte, zucchero, amaretti sbriciolati e, per dare aroma, un cucchiaio di orzata e uno di rhum.

Be per concludere direi che + che mai la patata è un alimento da …. consumare a + non posso.

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