Montagna: in FVG si sperimenta il cercapersone satellitare

D’ora in poi sarà più facile ritrovare persone disperse in montagna. Sono stati più che soddisfacenti, infatti, gli esiti del test effettuato oggi a Maniago (Pordenone) nel corso dell’esercitazione di protezione civile del distretto Meduna-Cellina, alla quale è intervenuto l’assessore regionale alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, assieme al direttore Guglielmo Berlasso, al sindaco di Maniago, Alessio Belgrado, all’assessore comunale alla Protezione civile, Gianfranco Turatti, e a diversi sindaci e amministratori comunali del mandamento maniaghese
"Da oggi cambia la montagna e cambia il modo di viverla – ha affermato Riccardi – perché grazie alla tecnologia è possibile intervenire nella ricerca e nel soccorso delle persone disperse in maniera più sicura, più puntuale e anche più economica. La Protezione civile regionale sta testando questa nuova apparecchiatura, definita cercapersone, che consente di individuare, grazie ai sistemi satellitari, i dispersi e quindi di intervenire rapidamente".<br />
"Ora si tratterà di capire chi potrà mettere in produzione questo prototipo che la Protezione civile metterà a disposizione dei Comuni montani ma anche degli stessi rifugi alpini, con modalità sono in fase di studio, dove gli escursionisti poranno ritirarlo versando una cauzione. Ritengo che dall’estate 2011 potremo essere a regime".
Nella esercitazione di Maniago – iniziata ieri con circa 180 persone impegnate in lavori di preparazione e di sistemazione delle piste forestali e proseguita oggi con oltre 100 persone impegnate nel test citato e in altre operazioni in quota e in pianura – sono intervenute le squadre del Distretto (Comuni di Maniago, Fanna, Cavasso Nuovo, Vivaro, Arba, Frisanco), le squadre antincendio boschivo (Aib) di Zuglio, Cividale, Andreis, Montereale Valcellina e Travesio. Presente anche la Guardia forestale della Regione (che ha steso 800 metri di condotta per portare l’acqua in quota), la Croce Rossa di Pordenone e Maniago, la sezione Fvg del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, il gruppo CB27 di Maniago e altre associazioni.
Il test di oggi – al quale ha partecipato anche la neocostituita Squadra di ricerca nata all’interno del Gruppo Comunale di Protezione civile di Maniago e che collabora con il Soccorso Alpino nelle ricerche in quota fino a 400 metri – ha visto dieci volontari-cavie dotati del nuovo dispositivo disperdersi in varie zone sia di montagna (teatro delle operazioni il Monte Jouf) che in zone di pianura: le ricerche, effettuate con moderni sistemi di ricezione sia da terra che in elicottero – fondamentale si è rivelato l’uso di questo mezzo – hanno consentito di ritrovare tutte le persone volutamente disperse e una di esse, che risultava virtualmente ferita, è stata trasportata a valle in barella dagli uomini del Soccorso Alpino.
Piena soddisfazione, quindi, è stata espressa dall’assessore Riccardi – che ha anche sorvolato in elicottero la zona delle operazioni rendendosi personalmente conto del lavoro svolto dalle forze in campo e delle fasi di ricerca dei dispersi – "per questo formidabile supporto tecnologico a servizio dei cittadini, che al momento solo la Regione Friuli Venezia Giulia può vantare. Un grazie va a tutta la Protezione civile, alla Forestale e a tutti gli altri organismi impegnati in questa esercitazione, che ha raggiunto tutti gli obiettivi e che rientra nell’impegno quotidiano di avere sempre personale aggiornato a preparato pronto a fronteggiare le varie emergenze".