Palmanova: nel bar col mitragliatore Assessore denunciato per porto abusivo d’arma


di Monica Del Mondo

Gabriele Marcon, di trentanove anni, assessore esterno a commercio, attività produttive e polizia municipale del comune di San Vito al Torre, è entrato in un locale del centro cittadino di Palmanova, armato di mitragliatore MG 42 e nei suoi confronti è scattata la denuncia di "porto abusivo d'arma da fuoco". Il tutto è accaduto nella notte tra lunedì e martedì. Stando alle forze dell'ordine, l'Mg in questione, un'arma da fuoco vera, ma inertizzata, poteva essere collezionata dall'uomo, ma non doveva essere portata in pubblico, men che meno in un bar ristorante. Che si tratti di una goliardata o meno, quel dispositivo da guerra avrebbe potuto procurare allarme tra i clienti.  Su come si siano svolti i fatti stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Palmanova, comandati dal capitano Alfio Gullotta. Sul caso nessuno dei presenti al fatto ha sporto denuncia, ma l'episodio è stato riferito alle forze dell'ordine ed esse hanno deciso di effettuare delle verifiche. Sono così state ascoltate le persone presenti all'episodio, nella notte tra il 28 e il 29 marzo al bar ristorante "Al Convento"; queste avrebbero riferito che, a seguito di una sorta di litigio, Marcon sarebbe uscito dal locale per farvi ritorno qualche tempo dopo con l'arma in mano. A prima vista non è possibile capire che si tratti di un'arma resa inoffensiva (canna piombata e otturatore bloccato). Essa è un'arma da collezione (con tanto di autorizzazioni di cui il Marcon sarebbe in regolare possesso), ma non è esibibile in pubblico, se con relativo certificato. Insomma: non può essere portata in giro, nè in un locale pubblico, a maggior ragione dopo un alterco. Da qui la denuncia per "porto abusivo d'armi". Diversa la versione della titolare del locale secondo la quale si tratterebbe di una "goliardata": nessun litigio, ma una leggerezza che tuttavia non ha allarmato nessuno in quanto tutti i presenti sarebbero stati a conoscenza del fatto che l'arma fosse "un giocattolo". Sul caso l'avvocato di Marcon, Giorgio Caruso, precisa: «Il mio cliente, che è un appassionato di armi, stava trasferendo l'Mg, regolarmente detenuto, dalla sua casa di San Vito al Torre alla nuova abitazione di Palmanova. Si è recato al locale (che a quell'ora era chiuso al pubblico) dove lo attendevano due amici (i quali erano a conoscenza che si trattava di un pezzo da collezione) per mostrare loro l'arma. Credo che sulla vicenda ci sia stata una preoccupazione esagerata da parte delle forze dell'ordine e che si sia fatto molto rumore per nulla».