Paularo: freddo e siccità gelano le falde, è emergenza acqua

Gino Grillo  dal MV di oggi

Emergenza siccità a Paularo: ora Comune e Carniacque cercano insieme di risolvere il problema. Da tre giorni alcune frazioni, quelle più in quota, del Comune della Valle dell’Incarojo, stentano ad essere servite dall’acquedotto comunale, tanto che si è reso necessario il pescaggio del’acqua per uso familiare da alcune fonti a cielo aperto. «Questo – spiega il sindaco Ottorino Faleschini- ha obbligato l’amministrazione comunale ad emettere un’ordinanza di non potabilità dell’acqua per quelle abitazioni fornite dalle prese a cielo aperto, come quelli di Rio Prabon e Rio Ru Fosco». Sul posto già da alcuni giorni sono all’opera i tecnici di Carniacque, che gestisce il ciclo integrato delle acqua per il Comune, che verificano che le prese, viste le basse temperature

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Una risposta a “Paularo: freddo e siccità gelano le falde, è emergenza acqua”

  1. aggiornamento del 06/02/2012

    di Gino Grillo

    Sta rientrando l’emergenza idrica a Paularo: ieri Carniacque e Comune hanno predisposto alcuni allacciamenti alle fonti a cielo aperto per rifornire le vasche rimaste asciutte nei giorni precedenti, che avevano impedito così il normale approvvigionamento di acqua in alcune case delle frazioni più in quota della Valle dell’Incarojo. «Rimane per queste frazioni – illustra il primo cittadino Ottorino Faleschini – l’obbligo di bollire l’acqua dei rubinetti prima di utilizzarla per scopi alimentari, ma la fornitura di acqua è oramai assicurata per tutte le famiglie». Le frazioni interessate da questo black-out della fornitura idrica sono quelle di Ravinis, Casaso e Misincinis. «A mezzogiorno (di ieri) – assicura il sindaco – abbiamo collegato con una presa volante anche le vasche che riforniscono la frazione di Villa di Mezzo». Per accelerare il riempimento di alcune vasche, Carniacque ha fatto ricorso, come a Ravinis, alle autobotti che hanno prelevato l’acqua da fonti più a valle. «È una situazione eccezionale – assicura Faleschini – basse temperature e un lungo periodo di siccità che hanno causato problemi al rifornimento idrico anche nei vicini comuni di Resia e Treppo Carnico». Da rilevare anche l’intervento dei volontari dei vigili del fuoco di Paularo che, a seguito di una richiesta di intervento da parte di un allevatore di Ravinis alto, dove tiene in uno stavolo una decina di bovini, hanno portato con una autobotte l’acqua per le mucche. «Per ovviare al fatto che i rubinetti della stalla non erogavano, per colpa del ghiaccio, l’acqua nella vasca all’interno della stalla stessa, i volontari hanno riempito una ampia tinozza permettendo così – spiega il sindaco – l’abbeveramento delle mucche». Faleschini ricorda però che l’emergenza non è ancora terminata, e invita i suoi concittadini a non sperperare l’acqua, lasciando rubinetti aperti per timore del gelo, preferendo il riscaldamento dei locali.

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