di Maura Delle Case
Ha dovuto raggiungere la “sua” Ungheria in taxi per colpa dell’autista pizzicato dagli agenti della Polstrada di Amaro alla guida di una Mercedes ML da oltre 100 mila euro con una patente falsa. Brutta avventura, martedì sera, per l’ex pornostar, ora soubrette televisiva, Eva Henger cui è costato caro il transito sulla A23. La prorompente bionda, in qualità di proprietaria dell’auto, è stata infatti denunciata dagli agenti per incauto affidamento Peggio è andata a Bertold Bandler, l’aitante autista 32enne che invece dovrà rispondere delle accuse di uso di atto falso e guida senza patente. Gli agenti, che hanno disposto il sequestro dell’auto, hanno poi inviato le pratiche alla Procura di Tolmezzo.<
La donna si è dunque palesata agli agenti, uscendo dall’auto e svelando il “mistero”: occhi azzurri, quasi un metro e ottanta di altezza, lunghi capelli biondi, misure da calendario che il suo ex marito, Riccardo Schicchi, il noto manager delle pornostar (nella sua scuderia si sono contate sia Moana Pozzi che Ilona Staller) non si era lasciato sfuggire, arrivando addirittura a infilarle l’anello al dito. Di qui il cognome superstite, che la donna continua a portare nonostante il matrimonio sia finito.
Compresa la gravità della situazione, l’imbarazzata Henger-Schicchi ha chiamato un taxi e ripreso il suo viaggio, mentre gli agenti in caserma ad Amaro completavano le pratiche per il sequestro della vettura. All’ex pornodiva il passaggio in Friuli non ha dunque portato bene e in tribunale a Tolmezzo autista e signora, dovranno tornare tra qualche mese per gli strascichi giudiziari prodotti da quello che doveva solo essere un rapido passaggio in vista dell’Ungheria e che invece per la Henger si è trasformato in una nuova disavventura con la giustizia italiana. Nel 2006 l’ex pornostar era infatti stata condannata a 4 anni e 6 mesi di reclusione per associazione a delinquere, violazione della legge sull’immigrazione e sfruttamento della prostituzione.