Pontebba: nasce il parco archeologico sulla Grande Guerra

 

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di Davide Francescutti

Un parco archeologico sulla Grande Guerra sta sorgendo sui monti attorno a Pontebba, nella località di Gamischen, grazie al lavoro dei volontari dell’associazione “Quello che le montagne restituiscono” sorta come braccio operativo della pro loco per il recupero delle vecchie postazioni militari e trincee dell’esercito austriaco. Infatti Pontebba fu uno dei punti piú caldi durante il primo conflitto mondiale perché qui scorreva il confine tra Regno d’Italia e l’Imperialregia monarchia, con la cittadina divisa in due dal torrente Fella. «Per questo – ha dichiarato Simone Del Negro, ventunenne presidente dell’associazione che raggruppa una quarantina di soci di tutte le età – stiamo lavorando per completare i lavori di recupero entro il prossimo anno quando, il 24 maggio a cento anni esatti dallo scoppio del conflitto tra italiani e austriaci, vorremmo inaugurare il parco». L’attività dell’associazione è documentata su Facebook nella pagina “Quello che le montagne restituiscono” che ha già registrato oltre 660 “mi piace”. Nell’attesa, dall’8 al 31 agosto nel municipio pontebbano sarà visitabile la mostra “Parole di pietra”, dove si potranno ammirare le fotografie di tutte le epigrafi ritrovate nelle trincee dai volontari e documentate dal gruppo Ricerche e studi Grande guerra S-A.g. Trieste. «Abbiamo ritrovato epigrafi molto interessanti: tra le foto in mostra una rara di una targa in marmo bianco con la scritta in tedesco “Saldo nella fedeltà”, ma purtroppo è stata rubata da ignoti. Ma pensiamo di rifarla e metterla nella sua collocazione originaria». Nell’esposizione non solo le epigrafi ufficiali lasciate dai battaglioni di stanza a Pontebba (il 4° Fanteria e il 149° Landstürm) ma anche i primi ritrovamenti sulle semplici scritte vergate dai soldati. «Grazie al collezionista Davide Tonazzi – ha sottolineato Del Negro – abbiamo molte foto dell’epoca con la quale stiamo recuperando con fedeltà le trincee». Foto che, tra l’altro, hanno impreziosito ulteriormente la pubblicazione “La Nostra Grande Guerra”, acquistabile in edicola insieme al Messaggero Veneto, che racchiude gli articoli di Sergio Gervasutti “inviato virtuale” del quotidiano nelle vicende del conflitto. Nell’attesa che il parco apra ufficialmente i battenti, il 15 agosto alle 20 si potrà partecipare a una passeggiata storica per le vie cittadine con Armando Cojaniz. Inoltre dal 18 al 31 agosto la mostra, che è a ingresso gratuito, sarà allargata con l’esposizione di cimeli patriottici e propagandistici della Grande guerra. Infine il 31 agosto alle 20.30 convegno finale dal titolo “Pontebba, la terra di tutti e di nessuno”. «In quell’ occasione – conclude il presidente Del Negro – proietteremo immagini di Pontebba al tempo della guerra, con le numerose devastazioni, confrontate alla situazione odierna, il tutto a cura di Giuliano Rui. Sarà anche un modo per andare a riscoprire il nostro passato, visto che negli ultimi anni l’interesse per quella che era la Pontebba di allora, divisa tra parte italiana e austriaca, sta crescendo».