Prato Carnico: Pieria, ponte rinato grazie al lavoro di diciotto volontari

di Gino Grillo.
La vecchia tradizione di prestare la propria mano d’opera gratuitamente per opere pubbliche non è ancora svanita in Carnia. Nella Valle Pesarina sabato scorso si è infatti inaugurato il ponte in pietra e tufo che porta al cimitero di Pieria-Osais-Truia messo in sicurezza e ripristinato dal volontariato locale. Salvo un piccolo contributo regionale, e l’apporto di aiuti del Comune di Prato Carnico che ha messo a disposizione alcuni macchinari, tutta l’opera è stata eseguita con mezzi propri. A sottolineare la valenza di queste iniziative anche il sindaco Verio Solari: «Una iniziativa lodevole. Magari ci fossero altri tipi di interventi di questo genere. La nostra amministrazione sarebbe sempre pronta a supportarli». Il primo cittadino ha definito i lavori «incredibili e impegnativi, anche da un punto di vista tecnico, effettuati da persone con grande professionalità». Anima dell’iniziativa il già sindaco Gino Rinaldi che ha trovato l’appoggio di 18 volontari locali e dell’amministrazione regionale, presente all’inaugurazione con i consiglieri regionali dell’epoca, Biasutti e Petris, e gli attuali Iacop e Shaurli. Il ponte – la struttura originaria in pietra locale data al 1854 – è l’unico che è sopravvissuto alle piene del torrente Pesarina. Utilizzato sino agli anni Sessanta, è stato poi abbandonato anche perché era stato costruito un nuovo manufatto. L’idea di riprendere questa struttura di notevole valore ha fatto sì che nel 2008 la Soprintendenza ai beni storici, architettonici e ambientali di Udine concedesse il nulla osta per i lavori di ripristino. Ma la mancanza di fondi ha risvegliato le ataviche consuetudini della gente della valle che ha provveduto a reperire i soldi necessari, anche con l’auto-finanziamento, ma soprattutto mettendo a disposizione della comunità mano d’opera, l’ingegno e il saper fare in tutti i sabati degli ultimi tre anni.