Ravascletto: il 20/07/ con il naturalista Nicola Bressi “Sorprese e risorse delle piccole acque montane”

 

aLaghettoTarontSiano pozze d’alpeggio o di fondovalle, le zone umide della Carnia sono uno un autentico scrigno di biodiversità e fonte di sorprese e risorse spesso insospettate. A questo prezioso patrimonio, che potrà essere salvaguardato solo se conosciuto, sarà dedicato un incontro pubblico promosso mercoledì 20 luglio a Ravascletto dalla Pro loco. Presentato dalla naturalista locale Tania Blarasin, interverrà alle ore 20.30 presso la "Cjasa da Vicìnia" il conservatore del Museo civico di Storia naturale di Trieste, Nicola Bressi. Il suo intervento, con proiezione di diapositve, sarà intitolato: "Pozze d’alpeggio e di fondovalle. Sorprese e risorse delle piccole acque montane".

Zoologo e biologo della conservazione nonché esperto di zone umide, Bressi è componente del direttivo dell’European Pond Conservation Network, organizzazione europea che diffonde la conoscenza e promuove la conservazione delle acque nell’evoluzione del paesaggio europeo. Ha scritto fra l’altro le opere "Nuovi specchid’acqua: esperienze di realizzazione, ripristino e gestione di piccoli stagni e dei loro ecosistemi in comune di Trieste" e "Primi dati sulla situazione e la salvaguardia degli anfibi in Provincia di Trieste".

La naturalista Tania Blarasin di Ravascletto si è laureata in Zoologia all’Università di Trieste, discutendo una tesi sugli "Effetti dell’introduzione di salmonidi su una batracocenosi alpina", nella quale ha preso in esame la situazione del lago di Pramosio e il grave problema dell’introduzione di specie alloctone in ecosistemi particolarmente delicati e preziosi.

Durante la serata, che si svolge mentre è in corso il "percorso partecipativo" promosso dalla Regione in vista della stesura del Piano di gestione delle Aree "Natura 2000" Alpi Carniche (che comprendono i Comuni di Cercivento, Comegliàns, Forni Avoltri, Ligosullo, Paluzza, Paularo, Pontebba, Ravascletto e Rigolato), si rifletterà sul valore naturalistico e sui servizi ambientali svolti dalle piccole zone umide (regolamento del deflusso delle acque meteoriche, controllo degli insetti nocivi, captazione di CO2…), ma anche sull’opportunità di conservarle e di valorizzarle (incremento della biodiversità, osservazioni didattiche, funzione ricreativa e turistica…).

Per Ravascletto, in particolare, sarà un’occasione per riflettere sulla nuova situazione venutasi a creare con la realizzazione di due bacini per l’innevamento artificiale e per considerare che, non molto lontano dal paese, si trovano il caratteristico laghetto di Taront e le pozze di Zoufplan, ove si riproduce l’Ululone dal ventre giallo, un anfibio simile ad un piccolo rospo che è protetto a livello europeo.