Regione FVG: dopo il friulano, la Corte costituzionale cassa anche la legge sulla caccia


Dopo quella sulla lingua friulana, la Consulta ha cassato un altro dei provvedimenti più controversi e dibattuti del precedente governo regionale di Centrosinistra.
La Corte Costituzionale ha bocciato, dichiarandoli illegittimi, diversi articoli della legge regionale sulla caccia. Approvata nel marzo del 2008  dal Consiglio regionale, era stata fortemente voluta dall’allora presidente della Regione, Riccardo Illy.  Un verdetto prevedibile, se non atteso, secondo l’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Violino.«L’esito era nell’aria», ha commentato Violino. Tuttavia la caccia, croce e delizia del suo predecessore, Enzo Marsilio (Pd), si è rivelato terreno di scontro anche per l’attuale assessore della Lega. Che coglie l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Volevamo modificare il testo prima del giudizio della Corte, cercando di salvare il salvabile. Ma il Pdl, con Daniele Galasso e Roberto Marin, ha detto no». Il provvedimento non aveva convinto molti interlocutori. Tanto è vero che i ricorsi sono stati pressoché immediati. Il primo a presentarne uno fu, lo stesso giorno in cui la legge è stata pubblicata sul Bur, il Circolo friulano cacciatori. A ruota seguirono l’esempio l’Arcicaccia, l’Enalcaccia, Italcaccia e le associazioni ambientaliste. Un coro di proteste che aveva creato un fronte unico al quale avevano aderito gli stessi cacciatori. E se non riuscì al Governo Prodi di impugnare la norma, perché anticipatamente licenziato da Palazzo Chigi, lo fece il Governo Berlusconi, due soli giorni prima del termine ultimo per impugnare il provvedimento davanti alla Corte Costituzionale.
Il 31 marzo scorso c’è stata l’udienza ed ieri la sentenza, che ha dato sostanzialmente ragione alle critiche, che si erano concentrate su quattro temi principali: l’estensione della cosiddetta Zona Alpi all’intero territorio regionale; l’Associazione dei cacciatori imposta per legge regionale con la composizione dei consigli direttivi dei Distretti venatori formata da soli cacciatori; il fatto che nelle aziende agrituristico-venatorie l’attività venatoria non fosse considerata esercizio di caccia; infine, l’aucupuio, ovvero la disciplina della cattura degli uccelli. A questi nodi l’Avvocatura dello Stato ne aveva aggiunto uno di suo: l’ipotesi di illegittimità delle Riserve di caccia e dei Distretti venatori. Nel dettaglio, la Corte ha dunque ritenuto illegittimo l’articolo 2, commi 1 e 3 sulla Zona Alpi, adducendo come motivazione la ragione che, in tale area, la legge quadro dello Stato prevede una superficie protetta non inferiore al 10 per cento e non superiore al 20 per cento, mentre nel resto del territorio la superficie protetta deve essere non meno del 20 per cento e non piu’ del 30 per cento. Estendendo il regime di Zona Alpi a tutto il territorio, si eludono le disposizioni normative nazionali. Ma illegittimo è anche l’articolo 19, che prevede la costituzione di un’Associazione obbligatoria di cacciatori a cui verrebbe delegata tutta la gestione delle riserve e della caccia. Bocciato anche l’articolo 23 della legge regionale, che prevede che non sia considerato caccia l’esercizio venatorio nelle Aziende agrituristico-venatorie, così come l’articolo 44, che reintroduceva l’uccellagione, già più volte bocciata dalla stessa Corte costituzionale.
La Corte ha invece giudicato inammissibile il ricorso contro le Riserve di caccia e contro i Distretti proposto autonomamente dall’Avvocatura dello Stato, in quanto non sufficientemente argomentato. Non fondato – ha sentenziato la Corte – il ricorso per quanto concerne i commi dell’articolo 23, con i quali si consente nelle aziende agrituristico-venatorie l’abbattimento per tutto l’anno di fauna di allevamento, pratica che, dunque, e’ consentita.

 

2 Risposte a “Regione FVG: dopo il friulano, la Corte costituzionale cassa anche la legge sulla caccia”

  1. VIVIAMO IN UN EPOCA DI PREVARICAZIONE E QUINDI IL LAVORO DELLA CORTE COSTITUZIONALE SE LO VANNO A CERCARE I LEGISLATORI MANCATI DI TURNO.

  2. Avete notato che nelle sentenze della Corte costituzionale il nome della nostra regione è scritto così:

    FRIULI – VENEZIA GIULIA ?

    E se lo di scrive la Corte Costituzionale….

    Quindi. Illy, che ha fatto togliere il trattino da ovunque aveva sbagliato, e stanno sbagliando tutti coloro che scrivono il nome della nostra regione senza trattino.

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