Tarvisio: nella chiesa di Coccau scoperto il volto di Carlo V in un dipinto

di Alessandro Cesare.

Quando Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, nel 1532 transitò per la Valcanale, volle lasciare tracce indelebili del suo passaggio per quelle terre. Per questo si fece rappresentare in sella al suo cavallo nell’abside della chiesa parrocchiale di Tarvisio. Grazie all’intuizione di una storica di beni culturali, Francesca Comello, oggi sappiamo che quella non è l’unica rappresentazione di Carlo V in valle. Anche nella chiesa di Coccau, la più antica della zona, sarebbe stato impresso il volto dell’imperatore. La scoperta è frutto del caso ragionando sulle particolarità dell’affresco dedicato all’Adorazione dei Magi, sulla parete destra della chiesetta dedicata a San Nicolò. «Il corteo dei Magi – spiega Comello – è stranamente dipinto con un esercito al seguito. Sullo sfondo si scorge un accampamento militare, in primo e in secondo piano sono visibili moltissimi soldati armati in assetto da battaglia che, con i vessilli issati, accompagnano i tre re». Proprio uno dei Magi, quello più vicino a Gesù bambino, sarebbe, per Francesca Comello, l’imperatore Carlo V. «Come giustificare un esercito armato dipinto all’interno di un edificio sacro? Con un’operazione molto astuta – afferma Comello – si decise di fondere l’evento contemporaneo, e cioè la visita dell’imperatore, a uno dei più importanti racconti riportati dal Vangelo, ovvero l’adorazione dei Magi. Così nacque la scena unica di Coccau, in cui l’esercito di Carlo V ebbe accesso alla chiesetta di San Nicolò, “camuffato” da seguito dei tre Magi. Credo che si possa affermare – continua – che il re inginocchiato ai piedi della Vergine e del Bambino assomigli in modo stupefacente all’imperatore, comparazione resa immediata dai numerosi ritratti che hanno tramandato il suo volto fino ai giorni nostri».