Templari ad Arta Terme: riprendono gli scavi

Riprendere gli scavi per conoscere la storia di Arta Terme e dei cavalieri templari. Questo il significato della riunione tenutasi recentemente nella sala parrocchiale di Piano di Arta Terme con il direttore scientifico Fabio Piuzzi, l’architetto che ha condotto la scorsa estate la campagna di scavi archeologici nel sito degli Alzeri. Nel corso della serata, sono state proiettate fotografie relative all’attività svolta durante l’estate 2007 ed è stato illustrato il programma triennale previsto per la prosecuzione del lavoro. Durante alcuni scavi avvenuti nella scorsa estate nei pressi della chiesetta degli Alzeri, si è avuta conferma in Carnia della presenza, nel Medioevo, dei Cavalieri Ospitalieri. Gli scavi condotti da Piuzzi e resi possibili grazie all’amministrazione comunale, autorizzata dal Ministero dei Beni Archeologici e alla fondazione Crup, è stato affidato all’Accademia “Jaufrè Rudel” di studi medioevali di Gradisca d’Isonzo, che hanno riportato alla luce l’antico ospizio medievale di San Nicolò degli Alzeri dando risposta alla leggenda popolare che parla di una alluvione che a metà del ’400 avrebbe sepolto in quel sito un monastero di monaci guerrieri.

«L’amministrazione di Arta Terme – ha sancito l’assessore alla cultura Francesco Candoni – intende portare avanti il progetto ritenendolo importante non solamente dal punto di vista storico ma anche in un’ottica turistica di valorizzazione del luogo inserendolo in un contesto più ampio di relazioni con altri siti archeologici della zona, quali ad esempio Zuglio o della Carnia come Forni di Sopra o Verzegnis».