Tolmezzo: appello al Comune per dotare tutti gli impianti sportivi di un proprio defibrillatore

di Tanja Ariis.
Il Comune invii subito la normativa che dal 20 gennaio costringerà tutte le società che gestiscono un impianto sportivo ad avere un proprio defibrillatore e personale formato al suo utilizzo e si attivi per cominciare a munire di tale importante strumento almeno una parte degli impianti sportivi di proprietà comunale. A chiederlo è il consigliere comunale Francesco Martini, che richiama l’attenzione sul tema che solo nel capoluogo carnico interesserà, fa notare, una quindicina di società sportive e una decina di impianti di proprietà comunale (il Comune peraltro è proprietario anche di due palestre utilizzate dalle scuole in via Battisti e in via Dante), senza contare quelli privati e di proprietà della Provincia. Oggi, rileva, solo il campo di calcio cittadino e una palestra sono dotati di defibrillatore e questo solo perché i Veterani dello sport di Tolmezzo li hanno regalati alla Pallacanestro Tolmezzo e all’Unione calcio Tolmezzo. Martini rinnova così al sindaco Francesco Brollo la richiesta, che già gli aveva rivolto in consiglio comunale: inviare subito a tutti i dirigenti delle società sportive il testo della normativa, di modo che essi non si trovino impreparati di fronte a questa nuova incombenza. Sarebbe una piccola attenzione importante, visto che molti ignorano di doversi attivare, segnala. Il non dotarsi di defibrillatore potrebbe rivelarsi, in caso di incidenti, un boomerang per le realtà sportive tolmezzine, in quanto ricadrebbero su di esse e nello specifico sui loro dirigenti responsabilità anche di natura penale. In consigliere Martini ha accusato il Coni e la maggior parte delle federazioni di latitanza assordante sul tema, dove la normativa libera gli enti, ha protestato, dall’incombenza (il 90% degli impianti sportivi in Italia sono di proprietà di Comuni o Province) per riversarla sulle società sportive. Martini ha suggerito all’amministrazione comunale di dotare di defibrillatore almeno i suoi impianti, di modo che le società (in molti casi peraltro più società utilizzano lo stesso impianto) debbano provvedere solo a formare un loro addetto. Ha chiesto di cominciare almeno con cinque impianti. La spesa si aggirerebbe sui cinquemila euro (ciascuno di essi costa 1000-1200 euro) per il Comune. Martini ha chiesto di impegnarsi su questo fronte, piuttosto che assegnare piccoli contributi annuali a tutte le società sportive.