Tolmezzo: Cazzaso convive con la frana, «Spostamenti di 5-6 centimetri all’anno»

(d.v. dal MV di oggi)

Da due secoli Cazzaso convive con la frana. A raccontarlo è la Guida della Carnia di Marinelli che cita la tragedia avvenuta il 2 novembre 1851 quando in seguito «a fortissime piogge venne trasportato da una frana di scivolamento circa 24 metri più in basso l’abitato… Nell’imminente inverno 36 delle 50 famiglie che lo componevano ebbero ricovero dalla carità della vicina Fusea». Oggi come allora, l’incubo rivive nell’abitato, tanto più in occasione di condizioni climatiche sfavorevoli. «Le piogge sono il motore di questo smottamento – spiega Fabio Di Bernardo, funzionario della Protezione civile – e gli eventi atmosferici dell’autunno del 2014 hanno accelerato questo tipo di percorso». Da qui è partito un puntuale sistema di monitoraggio con misurazioni a vista e gps portatili. «Quello che ci preoccupa di più – precisa l’ingegnere del Comune, Valentino Pillinini – è ciò che sta a monte del paese e non lo scivolamento verso il basso del paese. Questo movimento a monte è meno studiato ed è quello che desta maggiori problematiche. Qui gli spostamenti sono dell’ordine di cinque-sei centimetri all’anno. Non parliamo quindi di qualche millimetro». E la matematica, si sa, è una scienza perfetta. «Abbiamo installato un punto fisso in una casa all’inizio dell’abitato di Cazzaso che ci ha permesso di scoprire che i movimenti sono di tipo verticale e non orizzontale – continua Pillinini –. Gli abitanti stessi di Fusea ci dicono che una volta riuscivano a vedere dalla scuola la punta del campanile di Cazzaso. Oggi ciò non è più possibile». Il monitoraggio continuerà anche nei prossimi mesi con l’installazione di sei gps fissi che consentiranno il rilevamento di ogni minimo movimento della frana. Allo stesso tempo verrà installato un pluviometro. L’incrocio dei dati dei due misuratori permetterà ai tecnici di capire se e quando scatterà l’allarme rosso.