Tolmezzo: debutto a Milano, le top model sfilano con gli abiti di Martina

di Gino Grillo.

Martina Cella, 21 anni carnica di Tolmezzo, fa sfilare a Milano le top model con i suoi capi. Martina, dopo aver frequentato il liceo artistico con indirizzo di formazione moda e costume e un corso di Exchange Student in California ha debuttato sulle passerelle di Milano Moda Donna lo scorso febbraio alla presenza di stampa e buyers internazionali. Martina è stata uno dei 4 vincitori del concorso “Next Generation” indetto dalla Camera nazionale della Moda Italiana. I vincitori, fra i quali appunto Cella, hanno avuto la possibilità di debuttare sulle passerelle di Milano Moda Donna con le collezioni personali, composte da 12 outfit. «Sono sempre stata affascinata dal mondo della moda. Da piccola, il mio passatempo preferito era agghindarmi con scampoli di tessuti che trovavo per casa: avevo già deciso cosa volevo fare da grande». Per lei la moda è un modo per evadere, puro e sano divertimento «anche se non sono mancate notti insonni a disegnare, cucire e studiare». Ora studentessa “full immersion” all’istituto Marangoni, Martina vive a Milano tra «disegni, tessuti, cartamodelli, e nuove idee, sempre indispensabili». Next Generation per lei è stata un’occasione da cogliere «per concretizzare i miei sogni e vedere sfilare quelli che precedentemente erano bozzetti custoditi all’interno della mia testa». Con sorpresa ha visto eliminare tanti suoi concorrenti e si è trovata a superare le selezioni sino a vedere realizzato il suo sogno: era una dei 4 vincitori. «È stato emozionante assaporare questo mondo, vedere i miei capi indossati da modelle professioniste che sfilavano sulla passerella di un evento ufficiale. È stato un traguardo ma allo stesso tempo un punto di partenza». La sua collezione è nata da una foto scattata la scorsa estate al Fish Market di Harlem, a New York. «Focalizzandomi su quest’immagine – spiega – ho cominciato a costruirci attorno un mondo che poi è diventato la fonte d’ispirazione per la collezione. Partire dalla foto per lo sviluppo della collezione non è stata una scelta razionale, ho seguito il mio istinto, in quel momento quella foto per me è diventata la fonte della creatività da cui attingere per iniziare un nuovo progetto».