Tolmezzo: Elsa Martin racconta le selezioni per arrivare a Sanremo

Elsute1Elsa Martin di Tolmezzo racconta la sua avventura dal Friuli a Sanremo con un brano in Marilenghe; stavolta non è andata, ma è solo la prima di tante avventure che gli auguriamo.

Anzitutto ci tengo a dire che sono comunque contenta dei risultati raggiunti e di aver tentato nel mio piccolo e con le mie forze di far conoscere al di fuori dei confini regionali la lingua friulana, così musicale e degna di ascolto
Perchè quest’esperienza va ricordata?

Bè…anzitutto perchè  sono "l’unica nella storia" :)) che ha tentato di portare una canzone in friulano come Neule scure (Martin-Montello) a un concorso musicale di tal portata e risonanza.
Il mio desiderio è  che si riuscisse a parlarne, per far conoscere questa lingua al di fuori dei confini regionali. Questa non deve esser considerata un’utopia, bensì una possibilità; il Friulano è una lingua estremamente musicale e rivelatrice dell’identità di un popolo degno di menzione, ma troppo spesso relegato alla geografia e dimensioni del territorio in cui risiede.
Cantare nella mai lingua significa diventare messaggero della mia gente, di una peculiarità che rende l’Italia così affascinante e ricca di diversità.

L’avventura sanremese, poi, va ricordata per esser stata una prova, anzitutto per aver rischiato con un brano dialettale e con un arrangiamento ben poco sanremese, nel tentativo di far conoscere e magari apprezzare la mia musica, mantenendo il rispetto profondo che ho nei suoi confronti!
Il rischio di certo è il non essere apprezzata e condivisa da molti….ma da quei pochi in grado di coglierne il senso vero è un vero piacere essere ascoltata e sostenuta!
Insomma, esiste anche il pubbico intelligente, quello che è in grado di svelare significati dalle metafore, piuttosto che da un linguaggio papale papale!
E non rinuncerò ad esprimermi attraverso una musica che la critica musicale definisce "raffinata", solo perchè una gran fetta di pubblico non è più in grado di fermarsi ad ascoltare e di soffermarsi sulle sfumature, troppo distratto da sovrastimolazioni…
La musica è un linguaggio potente, degno di rispetto e non va relegato esclusivamente a "ruolo di sottofondo".
Io continuerò a crederci con determinazone!

Sento una buona energia attorno e non vedo l’ora di farla confluire nel cd di prossima uscita (registrato in gran parte negli studi della Groove Facoty music Academy-Centro Commerciale Città Fiera- da Marco Melchior), che conterrà brani della tradizione friulana (melodie anche molto antiche, rispolverate e riarrangiate), accanto a brani originali sia in friulano (tra cui "Neule scure" e "Dentrifur") che in italiano, scritti da me in toto o con la collaborazione di altri autori per ciò che riguarda le musiche (Marco Bianchi) e i testi (Stefano Montello).
Musicisti di grande bravura e sensibilità suoneranno in questo progetto:
Marco Bianchi: chitarre
Alessandro Turchet: contrabbasso
Emanuel Donadelli: batteria e percussioni
Lucia Clonfero: violini
Francesco Socal: clarinetti