Tolmezzo: il clavicembalo restaurato, gioiello del Museo Carnico


dal gazzettino di oggi

Potenzialità future da sfruttare per il Museo Carnico di Tolmezzo grazie al restauro del clavicembalo del XVIII secolo: dall'esecuzione di repertori classici alla musica da camera e basso continuo, alla possibilità di corsi, master e formazione a livello internazionale. Lo strumento, uno dei due esemplari presenti in Europa costruiti dalla famiglia viennese Valther, è stato presentato giovedì sera, nel Centro di coordinamento culturale carnico, da parte del maestro Alberto Busettini e dai giovani fratelli Michele e Alessio Leita di Prato Carnico che materialmente ne hanno curato il restauro.
      A certificare l'iniziativa, assieme alla vicepresidente della Fondazione Maria Beatrice Bertone, anche Luca Caburlotto, Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia, dal quale è arrivato l'invito a non smettere di investire su elementi etnografici fissi per rilanciare il Museo. Mentre da Alessandro Giacomello, del Centro regionale di catalogazione e restauro di Villa Manin, sono arrivate alcune cifre molto significative di quanto sia cresciuto il patrimonio artistico della Carnia negli ultimi 15 anni, passato da 304 schede di oggetti catalogati nel 1995 ai 1627 attualmente censiti.