Trieste: nelle variazioni di bilancio regionali lo stanziamento per le attività commerciali di montagna

Il consiglio regionale, nella giornata di ieri ha  accolto un corposo emendamento a firma di Gaetano Valenti e Daniele Galasso (Pdl), Danilo Narduzzi e Mara Piccin (Ln), Edoardo Sasco e Maurizio Salvador (Udc), insieme a Roberto Asquini (Misto) che prevedeuno uno stanziamento di 400mila euro a favore delle società di gestione degli alberghi diffusi, l’autorizzazione alla Regione di concedere finanziamenti – pari a 300 mila euro – alle Comunità montane a favore degli esercizi commerciali in montagna. Oltre a ciò, la modifica stanzia anche un ulteriore milione e 200mila euro per il 2010, a favore delle ex Comunità montane o Enti locali e loro consorzi per la realizzazione e gestione di aree attrezzate, compresa gli immobili da dare in locazione.

Stop alla deregulation e alle aperture domenicali “selvagge”: l’Outlet di Aiello e un paio di attività del centro commerciale Le Torri di Trieste si devono adeguare alla legge regionale sul commercio: 29 domeniche l’anno (25 più quelle di dicembre) come previsto per tutte le altre strutture commerciali regionali.
Ieri sera il consiglio regionale ha approvato a maggioranza l’articolo 2 del disegno di legge di assestamento di bilancio, quello inerente appunto alle attività economiche. L’emendamento è quello presentato dal gruppo della Lega (Mara Piccin, Maurizio Franz, Danilo Narduzzi, Ugo De Mattia, Enore Picco e Federico Razzini) e specifica, appunto, l’ambito di applicazione delle disposizioni sulle aperture domenicali o festive. Questo sarà applicato anche nei confronti di ogni singolo esercizio di vendita, di vicinato, di media o di grande struttura (anche sotto i 400 metriquadrati) insediato in un centro commerciale, a prescindere dalla modalità organizzativa e dalla strutturazione aziendale del complesso, outlet incluso. Aumentano anche le sanzioni amministrative: per la violazione delle disposizioni sulle chiusure la multa potrà ammontare da 6.000 a 15.000 euro per gli esercizi fino a 1.500 metri quadrati; da 10.000 a 24.000 euro per quelli sopra i 1.500 metri quadrati e fino a 5.000 metri quadrati e con una sanzione da 15.000 a 36.000 per quelli con superficie di vendita superiore a 5.000 metri quadrati.
«Il voto è stato abbastanza compatto in tutto il centrodestra – spiega Maurizio Franz – esclusi i consiglieri del Pdl di Trieste (Camber, Tononi, Bucci e Marin)». Voto favorevole del Gruppo Misto (Asquini) ma anche di Rifondazione comunista (Antonaz e Kocijancic) e di Sinistra Arcobaleno (Pusetto). Astenuti, tra gli altri, i Cittadini (Colussi e Alunni Barbarossa) e l’Italia dei Valori (Agnola e Corazza). Nel Pd si è astenuto Menis, Brussa non ha votato mentre gli altri consiglieri hanno votato contro. «Un fatto inspiegabile – ha commentato il presidente della II Commissione – anche perchè non siamo andati a toccare la norma, ma siamo intervenuti per evitare casi di concorrenza sleale. A questo punto – conclude il presidente della conmmissione – non credo ci siano più margini per ricorsi».
Resta da chiarire la posizione dei consiglieri triestini del Pdl da sempre impegnati per la liberalizzazione. «C’è l’impegno da parte mia a riunire una commissione per analizzare i dati dell’osservatorio regionale del commercio e quindi decidere se è il caso di intervenire nel modificare la legge».
L’approvazione dell’emendamento che risolve «il caso Aiello» è un passaggio che Confcommercio Fvg sottolinea con particolare soddisfazione perché in cima all’agenda delle richieste nei confronti dell’amministrazione Tondo. «Siamo convinti – spiega il presidente Franco Rigutti – che in questo modo si sia risolto un problema di disequilibrio tra operatori economici. Con questa nuova norma sarà ora possibile rimettere tutti sullo stesso piano, condizione chiave per operare al meglio sul mercato. D’ora in avanti discuteremo degli altri passaggi necessari a migliorare anche in altre parti il testo regionale sul commercio».
Il consiglio – i lavori continueranno oggi – ha anche accolto un corposo emendamento a firma di Gaetano Valenti e Daniele Galasso (Pdl), Danilo Narduzzi e Mara Piccin (Ln), Edoardo Sasco e Maurizio Salvador (Udc), insieme a Roberto Asquini (Misto). Tra le previsioni, uno stanziamento di 400mila euro a favore delle società di gestione degli alberghi diffusi, l’autorizzazione alla Regione di concedere finanziamenti – pari a 300 mila euro – alle Comunità montane a favore degli esercizi commerciali in montagna. Oltre a ciò, la modifica stanzia anche un ulteriore milione e 200mila euro per il 2010, a favore delle Comunità montane o Enti locali e loro consorzi per la realizzazione e gestione di aree attrezzate, compresa gli immobili da dare in locazione.