Udine: il 5/07/10 l’iniziativa “Repubblica della Carnia 1944. Le radici della libertà e della democrazia”

Tra luglio e dicembre 1944 nacque e si consumò uno dei più significativi episodi di resistenza al regime nazifascista: la Zona Libera della Carnia e dell’Alto Friuli. Per alcuni mesi un’area di 2.500 chilometri quadrati tra Friuli e Veneto, comprendente circa 90 mila abitanti e oltre quaranta Comuni friulani e veneti (Lorenzago di Cadore, Sappada), venne affrancata al Reich hitleriano a cui era stato annesso tutto il Friuli Venezia Giulia  
Con la costituzione di una Giunta di Governo (26 settembre – 9 ottobre) la zona divenne Repubblica Partigiana: vi si sperimentò un eccezionale spazio di libertà e democrazia, che nacque dal confronto, non senza contrasti ma nella consapevolezza della necessità di ricostruire la Nazione, tra le forze che sin dall’8 settembre animavano la resistenza in Carnia e che significativamente avevano già dato vita ad un comando unitario sotto il quale combattevano i partigiani di qualsiasi estrazione ideologica.<br />
In questa particolare congiuntura vennero prefigurate e in parte introdotte significative novità: una democrazia partecipativa, un sistema fiscale progressivo, il voto alle donne, una nuova scuola libera dalle costrizioni della dittatura.
Per meglio conoscere quella esperienza storica, per metterla in rapporto con altre esperienze simili sia in Italia che altri Paesi europei occupati, per realizzare percorsi didattici e turistici è stata ideata l’iniziativa "Repubblica della Carnia 1944. Le radici della libertà e della democrazia", che vede promotori e organizzatori l’Università di Udine e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Per presentare in maniera compiuta il progetto, lunedì 5 luglio, alle ore 10.30, nel Palazzo della Regione a Udine avrà luogo una conferenza stampa alla quale interverranno il presidente della Regione, Renzo Tondo, ed il rettore dell’Università di Udine, Cristiana Compagno