Udine: si farà il Park in Piazza Primo Maggio

Piuttosto criptiche le delibere della giunta Honsell riguardo all’approvazione del progetto unitario di utilizzazione della zona di Piazza Primo Maggio. Comunque del parcheggio sotterraneo in piazza Primo maggio si parla da parecchio tempo a Palazzo D’Aronco . C’è chi voleva scavarlo sotto l’ellisse (ma la Soprintendenza si oppose), chi voleva realizzarlo nel ventre del colle del Castello, chi (soprattutto i commercianti) desiderava poter contare su un’autorimessa davanti alla Concordia. Ora, la Giunta Honsell ha deciso "dove" potrà essere fatto e dove no. Le aree "sì" sono la solita zona di fronte alla pizzeria (particolarmente gettonata da alcuni assessori dell’attuale esecutivo) e l’area di fronte al Genio militare. La Giunta l’ha deciso ieri, approvando il «progetto unitario di utilizzazione del comparto Castello-piazza Primo Maggio previsto dal piano particolareggiato del centro città». La definizione non è proprio lapalissiana, ma il sindaco semplifica: «Prima bisognava ragionare su quest’area come fosse un blocco unico e non si poteva far nulla, adesso che è stata suddivisa in cinque subambiti (il castello, l’ellisse, la viabilità, la riva verso piazza Primo maggio e la biblioteca Joppi ndr), si potranno fare interventi in tempi più rapidi per valorizzare le singole parti».

Come spiega l’assessore alla Pianificazione Mariagrazia Santoro, «prima di questa suddivisione, potevano essere fatti solo interventi di manutenzione straordinaria. Di più, senza l’atto che abbiamo approvato oggi (ieri ndr) in giunta, non si poteva fare». E quindi, a rigor di logica, anche il progetto di restauro della biblioteca non era proprio una passeggiata, formalmente parlando. E anche l’adeguamento di un impianto elettrico poteva "eccedere" la dizione della manutenzione. «Questo provvedimento fa chiarezza e dà trasparenza alle operazioni. Ci permette di ragionare sugli interventi al di là dei nomi, manutenzione o ristrutturazione», dice l’assessore alla Cultura Luigi Reitani.

Dettaglio non secondario, la definizione delle aree di sosta. «Abbiamo determinato – chiarisce Santoro – anche le aree che potranno ospitare parcheggi interrati, mettendo dei paletti precisi sulle zone in cui non potranno essere fatti. Non si potrà scavare sotto l’ellisse né sotto il colle del Castello, un’ipotesi quest’ultima esclusa dopo approfondite indagini di carattere geologico. A questo punto, sono emersi dei "capisaldi". L’area davanti alla Concordia e quella davanti al Genio sono le uniche, i che, in piazza Primo maggio, possono essere esplorate per farci un parcheggio. Qui, insomma, l’autorimessa, forse, si potrà fare. Altrove, in Giardin grande, no».

Ma l’esecutivo ha esaminato anche il piano particolareggiato del traffico di San Domenico, che sarà presentato anche al quartiere. Per ora, però, precisa l’assessore alla Mobilità Enrico Pizza, «ancora non sono stati stanziati fondi» né sono stati decisi cantieri, «è solo stato avviato il percorso» sulla scorta anche dei suggerimenti di chi, nel quartiere, ci vive. Per dire, nota Pizza, «i bambini della scuola segnalano il pericolo delle auto, i loro genitori la mancanza di parcheggi». Ci sono parchi che andranno rimessi a posto, «come quello abbandonato in via Chisimaio», incroci pericolosi da ripensare «come quello fra viale da Vinci e via della Faula», più tutta una serie di vie (quasi tutte) che dovranno rifarsi il look con nuovi marciapiedi, nuovi lampioni e nessuna barriera architettonica.