Aeroporto di Ronchi: ripristinati i voli con Malpensa

Ripristinati i voli tra gli aeroporti di  Ronchi e Malpensa. Sarà il vettore austriaco ‘Air Alps’ a effettuare i collegamenti tra Trieste e Milano-Malpensa. Lo hanno reso noto oggi Roberto Dipiazza, presidente di ‘Aeroporto Fvg Spa’ e Rupert leitner, direttore generale di Air Alps. I voli saranno garantiti da aeromobili Dornier 328 da 31 posti ed avranno tre frequenze quotidiane dal lunedì al venerdì ed una frequenza domenicale. Complessivamente i voli settimanali tra Ronchi e Malpensa saranno quindi 16, a fronte dei 12 precedentemente operati da Alitalia.  "A poco meno di tre settimane dalla notizia di abbandono della rotta da parte di Alitalia – ha affermato il Presidente di Aeroporto FVG SpA Dipiazza – siamo in grado di offrire alla  clientela un’ottima opportunità di collegamento tra la nostra regione e Milano.

Una risposta a “Aeroporto di Ronchi: ripristinati i voli con Malpensa”

  1. Aggiornamento 07/11/2008

    Tre voli al giorno da Ronchi a Malpensa e la vendita, ai privati, del 49% delle quote dell’aeroporto del Friuli Vg. Le novità sono state ufficializzate ieri dall’assessore regionale ai Trasporti, Riccardi, e dal presidente dello scalo Dipiazza. Dal primo dicembre – dopo un “buco” di 35 giorni – la nostra regione sarà nuovamente collegata con il capoluogo lombardo grazie alla compagnia aerea AirAlps. Mentre, il prossimo anno, partirà la gara per la cessione di parte del pacchetto azionario.

    «I nuovi voli – ha detto il direttore generale di AirAlps, Rupert Leitner – saranno garantiti da Dornier 320 turboelica da 31 posti; mentre i biglietti sono venduti on line da Alitalia. AirAlps già collega Bolzano, Cuneo, Rimini, Perugia e Ancona con Malpensa e Fiumicino. Da Ronchi garantiremo tre viaggi tutti i giorni, escluso il sabato: alle 6.20 con arrivo alle 7.25; alle 12.25 (13.35) e alle 18 (19.10), con tariffe che oscilleranno dai 79 ai 205 euro, tasse e supplementi esclusi. La domenica solo il volo delle 18».

    «E’ il primo obiettivo dello scalo – hanno aggiunto il presidente dell’aeroporto Roberto Dipiazza e l’assessore regionale ai Trasporti, Riccardo Riccardi –: un traguardo ottenuto in tempi brevissimi dopo l’abbandono di Alitalia, a cui si vuole far seguire un secondo importante obiettivo, quello del collegamento con l’aeroporto milanese di Linate». «Ci stiamo lavorando», hanno sottolineato Dipiazza e Riccardi, ricordando che si tratta di risolvere soltanto problemi tecnici, legati alla presenza di slot, cioè di «finestre di tempo» disponibili a Linate: su questo tema, «non vogliamo venire meno all’impegno assunto in sede di Consiglio regionale», ricorda l’assessore, che però inquadra questa soluzione nel nuovo scenario che l’aeroporto regionale deve vivere.

    Scenario che passa attraverso un «rapporto diverso tra gli attuali azionisti», ha spiegato Riccardi, «sul quale esiste piena condivisione di tutto il sistema pubblico che oggi detiene le quote della società di gestione dell’aeroporto». Infatti esiste la piena volontà, conferma lo stesso assessore, «di procedere con urgenza per mettere sul mercato il 49% del pacchetto azionario; un processo articolato che necessariamente deve partire dall’individuazione del valore vero dell’aeroporto di Ronchi. Per questo motivo il Governo regionale ha dato mandato all’assessore alle Risorse economiche e finanziarie Sandra Savino di richiedere al presidente del Tribunale di Trieste la nomina di un perito per definire tale valore».

    «Successivamente, un advisor sarà chiamato a definire il piano industriale dello scalo, tenendo conto delle risorse in gioco e soprattutto del progetto di sviluppo dell’aeroporto. Il pubblico continuerà a tenere il controllo della società ma ne affiderà la gestione alla parte azionaria privata», sottolinea Riccardi. In questo contesto, conclude l’assessore, è possibile prevedere un ruolo anche merci, non solo passeggeri, per Ronchi, nell’ambito del ridisegno complessivo della piattaforma logistica Friuli Venezia Giulia per l’intero settore del trasporto pesante.

    AirAlps, con sede amministrativa e per le manutenzioni ad Innsbruck, è di proprietà di un gruppo di imprenditori altoatesini a cui si sono affiancati la Provincia di Bolzano e la Regione Trentino-Alto Adige.

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