Aldo Rossi: a chi fa paura la satira?

Aldo_live_a_UdinL’attualità ci porta a parlare della satira e oramai l’argomento satira è serio e scusate l’ossimoro. La cosa mi riguarda da vicino perché buona parte della mia produzione musicale (brevi canzoni in Marilenghe chiamate “Le Curte”) si basa su testi ironici. Quindi anche nel nostro piccolo Friuli, pur non arrivando mai ad un ministro Maroni che risponde a brutto muso a Crozza, o ai livelli di Vauro sospeso dalla trasmissione di Santoro, qualche reazione c’è stata. Il metro che uso per valutare se una satira ha funzionato è la quantità di reazioni che provoca: più si arrabbiano, più hai colto nel segno. Il top lo raggiungi quando si irritano sia quelli di destra che quelli di sinistra così non possono accusarti di faziosità. L’unica regola è che non vi sono regole e una delle sue funzioni principali è quella di affrontare i problemi scomodi; quindi per essere capita presuppone che il pubblico usi il cervello. Ecco la differenza tra la pseudo satira a torte in faccia del Bagaglino e quella di Crozza: nel primo caso si tratta di un umorismo stile le comiche, nel secondo di vera satira. Comunque ricordiamoci sempre che “l’offesa” non sta nella battuta o nella vignetta, ma nei fatti che vengono sottointesi. Forse Vauro sarà stato pesante; ma l’oltraggio più grande ai morti del terremoto in Abruzzo l’hanno fatta quei costruttori che non rispettando le regole avevano già condannato a morte gli ignari cittadini nel momento in cui hanno ristrutturato o costruito le case senza rispettare le norme antisismiche.<br />