Amianto: il pm chiede 2 anni per due ex dirigenti dei cantieri di Monfalcone


Il pm di Gorizia, Annunziata Puglia, ha chiesto oggi la condanna a due anni di reclusione per due ex dirigenti dei cantieri navali di Monfalcone (Gorizia), nel corso del processo per la morte di un operaio avvenuta – secondo l’accusa – anche a causa dell’esposizione all’amianto.  Il processo, in corso davanti al giudice monocratico di Gorizia Manuela Bigattin, riguarda il decesso, avvenuto dieci anni fa per un tumore ai polmoni, di Antonio Valent, tubista dell’Italcantieri (ora Fincantieri). Imputati di omicidio colposo sono gli ex responsabili del cantiere, Manlio Lippi e Giorgio Tupini. Secondo il pm, Valent avrebbe ricevuto mansioni di tubista che prevedevano l’utilizzo di una miscela di cemento e amianto senza che venissero adottate misure di sicurezza adeguate. La condanna è stata sollecitata anche dall’avvocato di parte civile, Francesco Donolato. La sentenza è prevista per il prossimo 16 febbraio.

La richiesta del pm di Gorizia, è arrivata pochi giorni dopo la chiusura da parte della Procura di Trieste delle indagini preliminari relative alla morte di 21 persone, collegata – secondo l’accusa – all’uso di amianto, fra il 1965 e il 1985, negli stabilimenti di Monfalcone della Fincantieri (all’epoca Italcantieri).

Per altri 21 decessi, anch’essi collegati – per l’accusa – all’uso di amianto, le indagini stanno per essere concluse. Nelle inchieste sono indagati 14 dirigenti della Italcantieri nei riguardi dei quali la Procura generale ha ipotizzato il reato di concorso in omicidio colposo plurimo. Per loro – hanno anticipato oggi i quotidiani “La Repubblica” e “Il Piccolo” – la Procura generale è pronta a chiedere il rinvio a giudizio. “Non abbiamo ritenuto sussistere gli elementi per ipotizzare il reato di omicidio volontario, come è stato invece fatto nel caso della Thyssen”, ha detto stamani, interpellato dall’Ansa, il procuratore generale di Trieste, Beniamino Deidda, che nello scorso giugno ha avocato le inchieste sulle morti per amianto.

Secondo i dati forniti oggi dall’Inail Liguria, Trieste e Gorizia sono tra le quattro province italiane con il più alto indice nazionale di morti per amianto