Ampezzo: addio a Elio Martinis comandante partigiano Furore

È deceduto stamane alle 6 nella Rsa di Tolmezzo dove era ricoverato da qualche tempo Elio Martinis, 92 anni, il celebre comandante partigiano Furore della Repubblica libera della Carnia durante la seconda guerra mondiale.Scultore e pittore viveva ad Ampezzo con la moglie. Ricercatore di fossili ha contribuito in maniera determinante all’istituzione del museo archeologico della Carnia, “Preone 200 milioni di anni”, che accoglie pezzi di importanza mondiale, quali il pesce volante Thoracopterus martinisi, (in onore proprio di Elio Martinis) che viveva sulle acque superficiali, e il piccolo rettile arboricolo Megalancosaurus preonensis (lucertola di Preone dal braccio lungo) e del museo della geologia di Ampezzo.

di Gino Grillo.

l comandante partigiano “Furore”, al secolo Elio Martinis, di 92 anni, è deceduto nella Rsa di Tolmezzo dove era ricoverato da qualche tempo. Elio Martinis, il celebre comandante partigiano Furore della Repubblica libera della Carnia durante la seconda guerra mondiale, scultore e pittore, viveva ad Ampezzo con la moglie Anita. Ricercatore di fossili, ha contribuito in maniera determinante all’istituzione del museo archeologico della Carnia, Preone 200 milioni di anni, che accoglie pezzi di importanza mondiale, quali il pesce volante Thoracopterus martinisi, (in onore di Elio Martinis) che viveva sulle acque superficiali nel Triassico, e il piccolo rettile arboricolo Megalancosaurus preonensis (lucertola di Preone dal braccio lungo) e del museo della geologia di Ampezzo. Sempre attento alla vita sociale della Carnia, territorio che non ha mai voluto abbandonare, ultimamente si era interessato, assieme a Paola Del Din, Medaglia d’oro al Valor militare della “Osoppo”, a Romano Marchetti e Tiziano della Marta del comitato d’onore dell’Anpi provinciale, alla difesa del tribunale di Tolmezzo. La sua attività nel sociale si manifestava anche nell’associazione dei partigiani locali, dove era stato nominato presidente onorario dell’Anpi di Ampezzo quando alla guida del sodalizio è stata nominata Laura Bearzi. Dopo il periodo bellico, durante il quale aveva militato nelle forze anti-fasciste nella brigata partigiana Garibaldi quale vice-comandante, Martinis si era dedicato alle altre sue passioni: la scultura, la pittura e la ricerca di fossili. Stimato artista, ha avuto più volte la possibilità di esporre le sue opere, sculture e quadri, in diverse parti d’Italia, ma l’idea di abbandonare il suo paese non lo ha mai sfiorato, rinunziando sicuramente ad una maggior fama anche in campo artistico. L’altra sua grande passione è stata la geologia: Martinis ha scandagliato in lungo e in largo i rivoli della Carnia, il torrente Seazza di Preone in particolare, recuperando una massa notevole, sia in quantità che in qualità, di reperti tanto che con gli stessi è stato possibile creare due realtà museali, di geologia e di archeologia; in particolare la scoperta di un pesce volante dell’alto triassico, cui gli è stato dato il nome, ha elevato Martinis in campo mondiale nel settore. Recentemente Elio era stato oggetto di atti denigratori: mani ignote avevano tracciato la scritta “assassini” sulla parete della sua casa, ma lui ha proseguito per la strada intrapresa sin da giovane. Dopo un incidente la scorsa primavera in cui, a seguito di un principio d’incendio nella sua abitazione, era stato leggermente intossicato, Martinis era ritornato nella sua casa sino a quando il suo fisico ha ceduto. Ricoverato dapprima in ospedale a Tolmezzo, ultimamente si trovava nel reparto Rsa della Casa di riposo tolmezzina. Qui sarà salutato dai compagni, da amici, compaesani e quanti lo conobbero: venerdì alle 14.30. Dopo la funzione civile, le sue spoglie saranno cremate. Lascia, oltre alla moglie Anita, i figli Gianmarco e Milla.