Ancora no agli elettrodotti

L’elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest non è necessario al fabbisogno energetico del Friuli, è pericoloso per la salute, dannoso per l’agricoltura, impattante per il paesaggio: è il giudizio che il Comitato per la vita del Friuli rurale continua ad esprimere, invitando i sindaci, ancora indecisi, a non sottoscrivere l’intesa con la Regione e a bloccare la realizzazione dell’infrastruttura. E’ quanto emerso da un incontro pubblico, promosso dalla Lega nord a Lavariano. La serata è stata coordinata da Franco Tomasin, consigliere di minoranza della Ln a Castions di Strada, che ha dato la parola al consigliere regionale del Carroccio, Claudio Violino, il quale ha valutato che un tale elettrodotto non risponde a programmi europei, orientati piuttosto alla riduzione dei consumi di energia; che predispone a industrie pesanti, non più richieste dalla manodopera locale; che il costo per l’ambiente sarà enorme; che la decisione deve rispondere a un piano (che manca), non lasciata al libero mercato, condivisa dalla popolazione e non imposta.<br />
Ha proseguito il leader del Comitato Aldevis Tibaldi, che ha annunciato un nuova diffida, per gli uffici di un legale, ai sindaci, tra i quali saranno poi anche denunciati quelli che non hanno informato i consiglieri dell’arrivo del documento a loro indirizzato. Secondo Tibaldi, il Comitato d’istruttoria predisposto dalla Regione è improprio perché ai sindaci non competono valutazioni specifiche tecniche, oltre tutto sulla base di un semplice studio; l’opera è contro l’interesse della popolazione e a favore del business industriale. Il Friuli è al primo posto in Italia per i tumori, cui predispongono i campi elettromagnetici; nel goriziano si è già deciso per l’interramento. Ha proseguito Stefano Teghil, capogruppo leghista in Provincia, il quale ha rilevato che tra i 15 Comuni firmatari la gran parte è omogenea al colore politico della Regione; che l’interesse deve spostarsi sulle energie alternative. Sulla sostenibilità dello sviluppo è tornato Loreto Mestroni, già assessore provinciale all’Ambiente, il quale ha sottolineato l’importanza per i cittadini di informarsi su questo tipo di scelte.