Antonaz dal Ministro x le scuole di Paularo

Esasperato turn over degli insegnanti, continuità didattica diventata ormai un miraggio. Dopo la protesta di un paese intero, Paularo, a difesa della scuola media è arrivata l’attesa risposta dell’assessore regionale all’istruzione, Roberto Antonaz. Il componente della giunta Illy, chiamato in causa non solo da un ordine del giorno del consiglio comunale del comune carnico, ma dai genitori degli alunni delle medie, ha infatti preso a cuore il problema segnalato dalla Carnia e ha scritto al ministero della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, nonchè ai componenti della Commissione pari opportunità.
L’assessore, che ha poi inviato per conoscenza il documento al Comune di Paularo, ha evidenziato al ministro la grave difficoltà con cui si trovano a fare i conti gli alunni di Paularo, ma in generale di tutte le scuole di montagna. «Il precariato, con la conseguente rotazione anche nel corso dello stesso anno scolastico degli insegnanti – ha scritto Antonaz – comporta un grave pregiudizio per la continuità e qualità dell’insegnamento, che si riflette sul livello di preparazione degli alunni, con un’elevata percentuale di abbandoni scolastici e di vistosi insuccessi nelle prime classi delle scuole superiori. L’isopportabilità della situazione porta la comunità di Paularo a pensare a manifestazioni pubbliche di denuncia e di protesta, peraltro ampiamente giustificate, che coinvolgono tutte le espressioni culturali e sociali delle realtà territoriale».<br />
E Antonaz ha sposato la soluzione proposta da Paularo «anche se – ha ribadito l’assessore – la Regione non ha competenza per i contratti degli insegnanti, come invece hanno le Province autonome di Trento e Bolzano». «Per via amministrativa – ha scritto Antonaz al ministero – il problema sarebbe risolvibile prevedendo che le supplenze su posti vacanti in territorio montano abbiano una valenza triennale e al contempo si ripristini un punteggio per gli operatori scolastici che prestano il loro servizio in territori disagiati, quale giusto e doveroso riconoscimento, accompagnato da incentivi alla permanenza nelle sedi». L’assessore, che ha inviato al ministero, ma anche al direttore scolastico dell’Ufficio regionale, la delibera-denuncia della giunta di Paularo, si è quindi detto disponibile a salire al più presto a Paularo per incontrare la giunta e la cittadinanza, ricordando come della questione cattedre abbia pure interessato la Commissione paritetica.
Analogamente nei prossimi giorni l’assessore intende coinvolgere anche i colleghi di altre regioni con problemi simili a quelli delle nostre scuole di montagna, così da fare fronte comune con il ministero.
Soddisfazione per l’iniziativa di Antonaz è stata espressa dal sindaco di Paularo, Maurizio Vuerli. «Ribadiremo all’assessore le nostre proposte nella speranza che la soluzione si trovi prima dell’inizio del prossimo anno scolastico». Più cauto invece il dirigente dell’istituto comprensivo di Paularo-Arta, Pasquale D’Avolio per il quale «la mossa di Antonaz è solo un primo passo». D’Avolio, che è stato contattato in questi giorni da parlamentari (ieri ad esempio l’onorevole Di Centa) e consiglieri regionali che hanno preso a cuore la vicenda, auspica che lo stesso assessore regionale si rechi direttamente a Roma per incontrare direttamente il ministero.