Arta Terme: la montagna merita di essere conosciuta, di Marco Marra

di Marco Marra.

Le giornate di cultura naturalistica ad Arta Terme offrono a chiunque la possibilità di conoscere i molteplici aspetti del territorio montano della Carnia, con le sue caratteristiche morfologiche, in campo orografico e biologico, da cui si sviluppano i manti vegetali, dotati di piante svariatissime, dai colori intensi e suggestivi. La possibilità di conoscere i personaggi locali, che amano la propria terra e che continuano a studiarla, in loco, nelle sue diverse conformazioni.Uno di questi è Primo Miu e, se si vuole incontrarlo, ora c’è l’occasione opportuna.Basta entrare nella sala del noto “albergo Savoia” di Arta Terme, dove da diversi giorni è aperta al pubblico una esposizione di piante erbacee e arboree accompagnata da raffigurazioni pittoriche di fiori, infiorescenze e fogliami di ogni genere, eseguite da appassionati dell’arte pittorica che hanno voluto interpretare, con la propria sensibilità, il mondo complesso e misterioso della vita vegetale della montagna.Chiunque si avvicinerà a Primo, per fargli una serie di domande, resterà stupito nel sentire la valanga di conoscenze che egli si affretta a esporre, animatamente. E qui va ricordato che egli non conosce soltanto le tante varianti del mondo vegetale, perché è anche un solerte osservatore del mondo animale.In proposito, è un perfetto conoscitore della grande vipera ammodytes (detta vipera del corno), che è pericolosa per la grande quantità di veleno che può inoculare con il suo morso. Ma Primo ci tiene sempre a precisare che non è aggressiva, se non viene calpestata o molestata. Molto più aggressivo e pericoloso è il marasso lacustre. Ma, fra i pericoli della montagna non ci sono solo i rettili velenosi perché sono velenose anche molte piante, per non parlare dei molti funghi tossici, che è necessario conoscere bene per evitare.Richiamandoci ai principi della prudenza, che devono assumere tutti coloro che si dedicano all’escursionismo montano, va fatto notare che, sebbene si abbia sollecitato la pubblicazione di un utile “vademecum del turista”, atto a proteggere da ogni forma di pericoli coloro che frequentano la montagna, a tutt’oggi non si è fatto nulla in merito.Richiamando ora l’esposizione allestita nel palazzo Savoia, è opportuno che i visitatori si facciano guidare da Primo e dai suoi collaboratori, anche per conoscere come, da una pianta ben conosciuta, che è la betulla, possa fluire un liquido che ha poteri benefici per l’organismo umano.In conclusione, è giusto anche esprimere un ringraziamento al Comune di Arta Terme, che ha concesso la sala espositiva e a tutti coloro che hanno collaborato fattivamente all’allestimento della mostra.

Una risposta a “Arta Terme: la montagna merita di essere conosciuta, di Marco Marra”

  1. di Federica Nodale

    I nostri passi sono scanditi dalla vita frenetica, visitare una mostra li rallenta;
    Arricchisce sempre a livello cognitivo ed umano.
    Un’ opera d’arte e’ sempre un dono.
    Ci parla dell’ anima, del vissuto di chi gli ha dato forma e colore.
    In un’ epoca dove tutto o quasi e’ virtuale o “portato” talmente vicino da toglierci la voglia di relazionarci ed uscire, quale occasione migliore del condividere con qualche altro visitatore quest’ esperienza?
    Emozioni ed opinioni, si’, perche’ le mostre svuotano la mente dallo stress quotidiano ma la riempiono di vissuto e colore.
    Da visitatrice voglio complimentarmi con Primo Miu per l’ accurato allestimento della sala, per la competenza e preparazione sulle 180 piantine esposte per la ” festa della linfa, della betulla e delle piante officinali ” inaugurata il 22 Aprile nelle sale del luminoso albergo Savoia ad Arta Terme.
    Ottima anche l’esposione e le opere nelle stanze attigue dei quadri di vari artisti della mostra di pittura ” espressione popolare dell’ arte che ha fatto da cornice a questa splendida iniziativa a passeggio tra erbe, arte e colori.

    Si ringraziano
    Spitz Stefania
    Satta Tommaso
    Marzia Sillani
    D’ Orlando Guido
    Gregorio Leschiutta
    Talotti Fausto
    Marchetti Euro

I commenti sono chiusi.