Austria: il giro ciclistico austriaco scalerà lo Zoncolan

di ROBERTO CALVETTI
Il Giro dell’Austria 2011 per professionisti salirà sullo Zoncolan. Una tappa della prossima edizione sconfinerà nella nostra regione e scalerà dal versante di Ovaro la montagna-totem del Giro d’Italia, ma, a differenza della corsa rosa, l’arrivo non sarà posto lassù a quota 1.730. Sarà soltanto un passaggio perchè il traguardo sarà a valle (Arta Terme o Paluzza). L’accordo di massima è stato raggiunto la scorsa settimana tra Enzo Cainero e Ursula Riha, l’organizzatrice della corsa d’oltre confine. «Sarà un altro grande spot per la nostra regione» sottolinea il Signor Zoncolan. Il “prezzo” sarà una diretta televisiva dell’Orf, la più importante rete televisiva austriaca, di due ore e mezzo
L’arrivo in cima resta “blindato” perchè Cainero non intende svendere questo traguardo ormai entrato nella leggenda della corsa rosa con il successo di Gilberto Simoni nel 2007 e l’impresa di Ivan Basso nella tappa dello scorso 23 maggio, trampolino per il trionfo finale di Milano. «Lo Zoncolan appartiene al Giro d’Italia – afferma deciso il patron udinese -: “costruirlo” è costato grandi fatiche e di conseguenza bisogna alimentare il mito della salita più dura d’Europa». Anche dicendo un mezzo no agli austriaci che sognavano di concludere una tappa in vetta alla montagna carnica entrata nel loro mirino già nel 2009. Per questo la Riha, direttore del Giro d’Austria, a maggio era venuta sullo Zoncolan per rinsaldare il primo contatto avvenuto già a novembre a Milano in occasione della presentazione della corsa rosa. Cainero ha reso la visita la scorsa settimana per conoscere la realtà della corsa della quale gli aveva parlato anche Paolo Bettini, attuale commissario tecnico azzurro, vincitore della tappa d’apertura dell’edizione 2008. «Non è il Giro d’Italia – osserva il patron friulano -, ma è organizzato bene e la partecipazione è di qualità (tra i vincitori della classifica finale figura anche il campione del mondo Cadel Evans, primo nel 2001 e nel 2004, ndr)». Cainero ha seguito due tappe, la terza, Kitzbuehel-Lienz, vinta da Leonardo Bertagnolli, e la Lienz-Grossglockner in cui Riccardo Riccò ha bissato il successo ottenuto nella seconda giornata di gara consolidando il proprio primato che poi ha conservato fino alla fine. «Indossavo una maglietta con la scritta Zoncolan – racconta – e mi fermavano per chiedermi della nostra tappa… Ho notato davvero un grande interesse».
Per ottenere il sì di Cainero gli austriaci hanno dovuto inserire nell’accordo una lunga diretta televisiva della tappa, un’eccezione perchè solitamente la loro tv dedica al giro una differita quotidiana di circa mezz’ora. «É stata una condizione imprescindibile – dice Cainero – insieme alla possibilità di pubblicizzare a Vienna, in occasione della presentazione della prossima edizione, i prodotti del Friuli Venezia giulia e il nostro turismo».
Ma il Giro dell’Austria potrebbe non essere la sola novità del 2011 che potrebbe riportare il Giro d’Italia in regione. Cainero è già stato a Milano due volte per incontrare Angelo Zomegnan, il direttore della corsa rosa. «Tutto dipenderà da come sarà il disegno della prossima edizione» si limita a dire il patron. Piancavallo?