Azzano Decimo: il Comune ritira l’esclusione dal welfare degli stranieri e la UE archivia l’infrazione

Era stato definito il "modello Azzano Decimo" per bocciare le richieste di aiuto degli immigrati. «Gli stranieri che non possono mantenersi devono tornare nel loro Paese e non possono accedere a contributi, lo prevedono norme chiare dell'Unione europea» tuona l'allora sindaco Bortolotti. Modello fatto proprio dal capogruppo in consiglio regionale Narduzzi: "gli stranieri che non hanno un reddito garantito non possono rimanere in Italia né possono accedere a provvedimenti di aiuto. Inviteremo i sindaci a tenerne conto e vigileremo con i nostri consiglieri comunali. Siamo pronti a segnalare alla Corte dei conti quei sindaci che invece non rispettano queste normative".

La notizia di oggi è che il Comune di Azzano Decimo ha ritirato l'esclusione dal welfare degli stranieri, e l'Ue ha chiuso il procedimento di infrazione al Friuli Venezia Giulia. Lo rende noto oggi l'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi), che aveva opposto una serie di ricorsi contro l'ordinanza, emessa nel gennaio 2008 dall'ex Sindaco Enzo Bortolotti . Oltre all'esclusione dai benefici sociali, era previsto l'obbligo di denuncia degli stranieri richiedenti forme di assistenza.