Azzano X: Zornitta e la moglie ringraziano i compaesani


Quando un incubo finisce è un momento da condividere con chi, nei momenti brutti, ti è stato vicino. Così hanno fatto Elvo Zornitta e la moglie Donata che hanno voluto ringraziare oggi i compaesani di Azzano Decimo  per la vicinanza dimostrata in questi anni di indagini nell’inchiesta su Unabomber, concluse con l’archiviazione della posizione dell’ingegnere friulano e la condanna dell’ispettore Ezio Zernar per aver alterato il lamierino, prova ritenuta chiave contro Zornitta.

Lo hanno fatto chiedendo la parola alla fine dell’odierna funzione religiosa domenicale, nella chiesa di Corva di Azzano Decimo. Al termine della liturgia, i coniugi hanno offerto una bicchierata ai concittadini sul sagrato della chiesa.

«Nessuna relazione col processo di Venezia e con la condanna di Zernar», ha precisato Zornitta, interpellato dall’Ansa. «Abbiamo sofferto troppo – ha aggiunto – per poter gioire delle disgrazie altrui. Volevamo soltanto provare simbolicamente a sdebitarci coi parrocchiani e col sacerdote, che ci sono stati così d’aiuto in questi anni, soprattutto accudendo e coccolando nostra figlia, e facendole sentire di meno il peso di quell’accusa infamante contro il padre».