Buttrio dal 2010 la fiera cambia calendario con solo vitigni autoctoni regionali in concorso

di ALESSANDRA CESCHIA

Dopo 77 anni, la Fiera regionale dei vini di Buttrio volta pagina: nuovo il calendario e nuovi i contenuti. La più longeva manifestazione dedicata al vino in Italia, tradizionalmente, precedeva le altre e alternava giornate da tutto esaurito a piovosi pomeriggi che mandavano in rosso i bilanci della Pro loco, diluendo i numerosi appuntamenti nell’arco di due settimane. Con i già risicati finanziamenti sui quali possono contare le manifestazioni, il salto di qualità necessario a far crescere la Fiera, così, non si poteva fare . A illustrare contenuti più significativi del nuovo format dell’antica kermesse buttriese è il sindaco Tiziano Venturini: «Contiamo su un triennio di rodaggio prima di mandare a regime la nuova formula – mette le mani avanti il primo cittadino – ma abbiamo voluto dare un taglio tecnico alla manifestazione, concentrandola in un finesettimana, dal 4 al 6 giugno, con l’ambizione, in seguito, di estenderla alla festività del 2 giugno. Molte le motivazioni, oltre a quelle di natura economica e meteorologica: fra tutte la possibilità di sfruttare al meglio il nostro patrimonio – villa Florio in particolare, indisponibile in caso di pioggia –, e quello delle aziende agricole che a giungo possono offrire un prodotto con migliori caratteristiche. La seconda scelta strategica cui la 78ª edizione della Fiera aprirà la via riguarda la tipologia dei vini che saranno ammessi al concorso – annuncia Venturini –, sarà infatti riservata ai vitigni autoctoni regionali». <br />
Niente più “grappolo d’oro” per pinot, merlot o sauvignon, tanto per fare qualche esempio. Buttrio consacrerà il gotha della produzione di cividin, cjanorie, forgiarin, tocai friulano, glera (prosecco), malvasia istriana, picolit, picolit neri, pignolo, refosco dal peduncolo rosso, refosco nostrano, ribolla gialla, schioppettino, sciaglin, tazzelenghe, terrano, ucelut, verduzzo friulano e vitovska, oltre ai loro assemblaggi. Una scelta adottata con «l’obiettivo di valorizzare la tipicità» sottolinea Venturini, che evidenzia come i Consorzi e le aziende l’abbiano recepita con entusiasmo. I campioni dovranno essere consegnati fra sabato e lunedì. Onav, Assoenologi e Ais saranno i collaudati i partner dell’iniziativa organizzata dalla Pro loco con il sostengo del Comune, ma ci sarà anche l’appoggio di Federconsumatori, Slow food, Movimento turismo del vino, Università degli studi di Udine, Ersa, Provincia e Regione. Immutati gli appuntamenti con il Montasio e l’olio friulani, mentre la new entry sarà la “pezzata rossa” al centro di alcune degustazioni. A completare il compendio del doc nostrano laboratori del gusto, fattorie didattiche e farmers market. Un servizio di bus navetta collegherà Udine a Buttrio in occasione della fiera.
Quanto alle tradizionali iniziative come la marcialonga “Cognossi par cognossisi” che il 1 maggio attira migliaia di podisti, saranno inserite nell’ambito di “Buttrio in festa” manifestazione paesana in calendario fra 30 aprile e 2 maggio. «Un nuovo appuntamento festoso che il Comune sosterrà come fa con la “Fieste dai poles” e la “Fieste dai ucei e da viscje” che contiamo di far ripartire.