Carnia: Comeglians chiama Ovaro «È il momento, uniamoci»

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di Antonio Simeoli

Seicento abitanti, molti dei quali residenti all’estero. Le difficoltà nel vivere in montagna, ma anche la consapevolezza che per continuare a farlo è necessario cambiare marcia. Come? Flavio De Antoni, il sindaco di Comeglians, al secondo mandato perchè rieletto nel 2011, fa una proposta. Direttamente al Comune vicino, quello di Ovaro, oltre duemila abitanti, quattro volte più grande del suo paese: «Uniamoci, non perdiamo altro tempo, e questo sia il primo passo verso la fusione e addirittura la creazione di un Comune di vallata con Prato Carnico, Rigolato e Forni Avoltri». Una proposta importante che De Antoni rivolge direttamernte a quelli che, ormai è cosa certa, saranno i due canidati sindaci di Ovaro: Piero Gallo e Mara Beorchia, che prenderà il testimone dal sindaco uscente Romeo Rovis nell’attuale maggioranza. Proprio Rovis, prima in occasione della presentazione dell’arco dello Zoncolan e poi dell’inaugurazione dello stesso attraverso il Messaggero Veneto aveva lanciato un appello ai comuni vicini, in primis Comeglians, per intensificare la collaborazione e andare verso una fusione. Per la serie “l’unione fa la forza” Rovis, con grande lungimiranza, aveva legato proprio l’inaugurazione dell’arco al futuro assetto amministrativo dei Comuni della valle. «Quest’arco è un abbraccio dallo Zoncolan al dirimpettaio Crostis e al paese di Comeglians», aveva detto Rovis. Ora De Antoni rilancia ributtando la palla nel campo di Ovaro ai due avversari nella campagna elettorale, che tra qualche settimana entrerà nel vivo. Rilancia la palla, naturalmente dopo aver accolto in pieno l’appello di Rovis. «La Regione sta dando nuovo impulso alle aggregazioni tra Comuni – spiega il sindaco di Comeglians – e noi dobbiamo metterci subito sulla scia della Regione. Con Ovaro e gli altri Comuni di vallata da alcuni anni abbiamo dato vita a un’associazione che ha dato buoni frutti. Ma con Ovaro il legame è più profondo, abbiamo in comune l’istituto comprensivo, tante iniziative culturali e sportive e collaboriamo a organizzare un grande evento come la tappa del Giro d’Italia. Ora va fatto un passo successivo: l’unione. Assolutamente propedeutica alla fusione. Deve essere un esempio per gli altri Comuni di vallata. Riusciremmo a formare un ente con meno di tremila abitanti, ma sarebbe già un primo passo significativo. Darebbe l’esempio, sarebbe un invito esplicito per gli altri paesi limitrofi, su tutti Prato Carnico e Forni Avoltri a seguirci in questa avventura. Starà a noi poi, e la nuova legge regionale dovrebbe consentircelo, creare nello statuto dell’ente delle clausole per garantire rappresentatività anche al Comune più piccolo. Se il sindaco sarà di Ovaro, ad esempio, il vice dovrà essere di Comeglians, e viceversa». Anche Pietro Pascolo, il vice di De Antoni parla di «occasione da non perdere per il futuro della valle». Insomma, dall’altro, da Roma, si cerca di razionalizzare e ottimizzare, perchè non farlo anche nelle valli carniche, spesso, per la verità, dominate dai campanilismi? Ora la palla passa ai candidati di Ovaro. Una palla semplice, per la verità, di quelle che si ributtano al di là della rete, per usare un termine tennistico, con un comodo dritto.