Carnia: la Comunità montana organizza cinque incontri per valorizzare i prodotti locali

(t.a. dal MV)

La Carnia punta sul settore ortofrutticolo: la Comunità montana organizza incontri con le aziende agricole e gli operatori per potenziare ancor più l’orticoltura e sviluppare la frutticoltura. Domani alle 20 Casa Fachin a Enemonzo ospiterà il primo dei cinque incontri organizzati per illustrare il progetto dedicato alla Carnia. Poi toccherà alle altre vallate a Ovaro, Paularo, Arta Terme e Tolmezzo. Verranno così illustrate le motivazioni del progetto, gli obiettivi, la situazione raggiunta, i risultati, le esperienze delle scuole e di alcune aziende agricole aderenti al progetto. «Il progetto, avviato nel 2011 in collaborazione con l’Ersa – riferisce il commissario della Comunità montana, Lino Not – ha come obiettivo la valorizzazione delle produzioni ortofrutticole del comprensorio carnico. Da allora il progetto è cresciuto, sia per il numero di aziende coinvolte che in termini quanti-qualitativi, grazie al costante e coordinato rapporto tra ente pubblico e aziende agricole locali». Ciò favorisce la crescita professionale dei produttori locali. Ma si vogliono ora ampliare ancor più le aziende agricole aderenti, la qualità e le tipologie dei prodotti e con esse le quantità, perché esse possano offrire ai ristoratori locali con continuità prodotti di qualità a chilometri zero. Incastrare bene queste tessere, creare rapporti costanti tra tali categorie, favorisce, tra l’altro, anche l’appeal turistico del territorio. Il progetto ha coinvolto e coinvolge l’indirizzo agroalimentare dell’Isis Solari di Tolmezzo e la sezione alberghiera dell’Isis Linussio per avvicinare la scuola a progetti, attività dimostrative e sperimentali ritenuti interessanti per sviluppare e consolidare il settore primario e la ristorazione tipica del territorio. Infatti, tra gli obiettivi del progetto ci sono da un lato il recupero delle biodiversità presenti, dall’altro la ricerca di innovazione attraverso la messa a dimora di nuove varietà. Si pensi ad esempio a quanto fatto con patate, porri e cavoli. Ora si punta molto anche sulla frutticoltura. Buona risposta da parte degli operatori ha ottenuto in autunno la prima edizione de “Il Filo dei Sapori” organizzato dalla Comunità Montana con Ersa, produttori locali, ristoratori e agriturismi, scuole, Comune di Tolmezzo e Nuova Proloco Tolmezzo. Si è svolto un mese fa un incontro in merito. Si intende riproporre l’evento anche quest’anno. «Il rapporto con Ersa poi è di fondamentale importanza nel nostro progetto – afferma Not – dato che l’agenzia regionale si occupa anche della sperimentazione con colture diverse, per capire quali si adattano meglio alle caratteristiche della zona montana, permettendo in questo modo di differenziare, ampliare e migliorare le produzioni locali». Tali attività e collaborazioni pongono le basi per future progettualità da investire nella imminente programmazione europea.