Carnia: Coopca parlano i saggi, le vendite crollate del 20% «I giudici ci diano più tempo»

di Stefano Polzot
La sabbia dentro la clessidra è scesa troppo in fretta a fronte dei tanti problemi che gli amministratori e in particolare i due saggi – consulenti esterni indicati dalla Regione – hanno dovuto affrontare per tenere la barra al centro di una nave, quella di CoopCa, che sta affrontando il mare in burrasca del default e della sfiducia da parte di soci e consumatori. Così la prima richiesta che verrà formulata al tribunale di Udine, immediatamente dopo le feste, è una proroga dei tempi di presentazione del piano di ristrutturazione del debito conseguente alla richiesta di concordato preventivo. I giudici hanno dato 2 mesi di tempo agli amministratori, un termine che scade il 17 gennaio. «La proroga – afferma Gianfranco Verziagi, uno degli esperti che la Regione ha inviato ad Amaro per scavare nei conti della società – è indispensabile perché in queste settimane, oltre ad analizzare i conti, abbiamo dovuto fare in modo che la gestione potesse continuare e non è stato facile». Come sono andate le vendite a dicembre? «Non bene: rispetto al 2013 il calo è stato del 20 per cento, quando l’andamento degli altri competitor nel settore alimentare si attesta su una flessione di circa il 5 per cento. E’ un dato che denuncia malumore da parte della clientela e innesca in amministratori e dipendenti una evidente preoccupazione. Con questo andamento è chiaro che il bilancio ne risente in maniera consistente. Per questo abbiamo bisogno di più tempo per assestare la gestione, ridare fiducia ai consumatori e, parallelamente, cercare una via d’uscita dalla crisi». Il tribunale immagino chiederà garanzie sulla possibilità di risanare i conti prima di poter concedere una proroga. Avete ricevuto offerte d’acquisto della cooperativa?

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