Carnia: Devis Bonanni “pecoranera”, il giovane che ha rifiutato la modernità

«In questa nuova vita non ci sono domeniche. Le settimane non segnano più il passo. È la natura a scandire il tempo. Non dovremmo portare più orologi al polso, come cappi al collo». A una prima lettura sembrerebbero le parole di un vecchio saggio dei boschi, un Mauro Corona magari in là con gli anni, forse anche pacificato, giunto a toccare quella pace interiore che tutti cerchiamo da sempre, oppure il Mario Rigoni Stern degli ultimi romanzi, dove le stagioni lente riempivano pagine memorabili.

Invece no. Quelle frasi appartengono a Devis Bonanni, un ragazzo che quando le pronunciò era poco più di ventenne, un giovane che aveva appena svoltato la curva dell’adolescenza per attaccare la salita dell’età adulta, uno che poteva benissimo essere alle prese con gli ultimi studi, e che invece aveva già fatto con coraggio la propria scelta di vita, una scelta di vita al limite, estrema per qualsiasi persona di qualsiasi età.Sì perché Bonanni, autore dello splendido libro autobiografico Pecoranera (Marsilio), da tempo ha deciso di lasciare ogni comodità, ogni oggetto, ogni regola, ogni scelta imposta ma anche ogni pensiero legato alla modernità, per trasferirsi in un borgo isolato della nostra Carnia. Un ragazzo nato in Friuli e che oggi nelle montagne friulane trova protezione e rifugio.

 

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