Carnia: irregolarità formale nell’avviso, ricorso contro il nuovo progetto dell’elettrodotto aereo Somplago-Würmlach

di Domenico Pecile

Un errore formale: un indirizzo sbagliato. A individuarlo, nell’avviso pubblico di Alpe Adria Energia spa relativo alle integrazioni sul progetto dell’elettrodotto aereo Somplago-Würmlach, è stato Aldevis Tibaldi, presidente del Comitato per la vita del Friuli rurale (alcune centinaia di aderenti) nato nel 2007 per contrastare il progetto dell’elettrodotto Redipuglia-Udine Ovest. E ha pensato che in questo, come in molti altri casi, la forma è sostanza. Da qui la decisione: ha scritto ai Ministeri dell’Ambiente, dei Beni e attività culturali, a quello per lo Sviluppo, alla Regione Friuli Venezia Giulia e ai Comuni interessati all’avviso pubblico, chiedendo «la nullità della procedura»: in breve, l’annullamento del bando in questione. I fatti. Lo scorso 8 marzo sulle pagine del nostro giornale e su quelle de La Repubblica è comparso un avviso pubblico con il quale Alpe Adria Energia spa richiedeva al ministero dell’Ambiente di pronunciarsi su un’ulteriore compatibilità ambientale del progetto dell’elettrodotto aereo in questione, invitando nel contempo a presentare entro 60 giorni le osservazioni. Il parere in questione riguardava soltanto un tratto del Comune di Paluzza, uno degli locali (assieme a Sutrio, Cercivento, Zuglio) contrario alla infrastruttura che costerà 35 milioni di euro e che sarà lunga 44 chilometri (previsti ottanta nuovi tralicci). Deciso, dunque, a consultare gli elaborati «in nome e per conto del Comitato per la vita del Friuli Rurale», Aldevis Tibaldi si è recato, lo scorso 12 marzo, all’indirizzo indicato nell’avviso pubblico a Udine, «ovvero al civico 16 di via Piave, dove ha dovuto prendere atto che trattavasi della sede della Prefettura del capoluogo friulano e che, su dichiarazione del piantone di pubblica sicurezza, quell’edificio nulla aveva a che vedere con la Provincia di Udine e tanto meno con alcuna osservazione» (come erroneamente indicato nell’avviso medesimo). Da qui la decisione del presidente del Comitato di chiedere l’annullamento di quell’avviso. Scrive infatti Tibaldi a Ministeri, Regione e Comuni per motivare la sua richiesta: «Impedita la consultazione ai sensi di legge e, conseguentemente, la possibilità di emettere ogni possibile osservazione entro 60 giorni dalla presentazione delle suddette integrazioni, lo scrivente diffida tutti i Ministeri in epigrafe a dichiarare pubblicamente la nullità della procedura, quale è stata annunciata dalla Società proponente (Alpe Adria Energia spa, ndr), per violazione al diritto al contraddittorio e al contempo chiede a codesti spettabili Ministeri di assumere ogni iniziativa necessaria a far sanzionare l’eventuale falso ideologico qui esposto e, con esso, ogni eventuale riconosciuta complicità».

 

leggi l’articolo dal sito del Messaggero Veneto