Carnia: Lauco celebra il suo millenario, notizie sul paese sin dal 1015

di Tanja Ariis.
Mille anni di storia documentata per il paese carnico posto sull’altopiano che sovrasta Villa Santina e la valle del Tagliamento. Lauco – con le sue sei frazioni – si accinge dunque a festeggiare il suo millennio con una densa carrellata di eventi che partirà giovedì prossimo e si protrarrà fino al 21 settembre. Una lunga storia quella del’abitato di Lauco : il suo nome (forse da “Leucos”, nome gentilizio celtico) si ritrova in un documento del 1015 in cui il Patriarca di Aquileia dona la decania di “Lauc” al preposito Moronto e al Capitolo di Cividale, anche se si ritiene che l’altopiano sia stato abitato, non si sa bene se in forma stabile, sin dalla preistoria. A quest’epoca viene fatta risalire la posizione fortificata ubicata in località Muris, a sudest del capoluogo, lungo il precipizio che dà sulla piana di Villa Santina. Sono stati anche rinvenuti nel territorio comunale oggetti di origine celtica: una spada ritualmente piegata e il suo fodero, tre cuspidi di lancia e un rasoio, oggi esposti nel Museo archeologico di Zuglio e datati al Medio La Tène, tra il 200 e il 150 a.C. In generale Lauco è un luogo di mistero, di avamposti, di torri e castelli, come racconta anche il sito del Comune. Il calendario di eventi, annunciato dal sindaco, Alcide Della Negra, e dall’assessore alla cultura, Elisa Gressani, sarà l’occasione per approfondire la ricerca storica su Lauco. Si inizierà giovedì 25 giugno alle 20.30 con una serata di presentazione del progetto e convegno dedicato alle origini medievali del Comune di Lauco. Interverranno la professoressa Simonetta Minguzzi del Dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’Università di Udine, che illustrerà le origini medievali del Comune, e Claudio Cescutti, presidente di Euroleader, che parlerà dei beni culturali come risorsa per i territori. Seguirà lo spettacolo di strada “I giullari del fuoco” lungo le vie di Lauco. Sabato alle 21, nella piazza centrale di Trava, ci sarà lo spettacolo teatrale “Resurequie” di Norina Benedetti. A luglio seguiranno la mostra di pittura “Luci e colori del Friuli” di Giovanni Centazzo, la mostra fotografica “La Gente: architettura e paesaggi” di Mauro Croce (storico frequentatore di Lauco), una serata dedicata alla miniera di Cludinico, che ha rappresentato una risorsa anche per gli abitanti di Lauco, una visita guidata ad essa e una serata dedicata al canto di tradizione orale a Lauco “Chel gran grop dal matrimoni e altre villotte” di Roberto Frisano. Ad agosto toccherà poi a due convegni: uno sulla storia della cooperazione popolare a Lauco con la casa del popolo e uno sull’occupazione cosacca. Si terminerà a settembre con lo spettacolo teatrale “La gerla di Penelope” di Carlo Tolazzi e la panoramica, realizzata grazie a un drone, dell’Altopiano di Lauco visto dall’alto di Stefano Morandini.

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