Trasaghis: le famiglie sempre più scelgono “Palâr Beach”

di Piero Cargnelutti.

Il bel tempo con il sole rovente irradia la natura del Gemonese. E nei torrenti della Valle del lago e dintorni, arrivano i cittadini. La prassi è ormai consolidata da un po’ di anni a questa parte, tanto più in un periodo di crisi come quello attuale, dove anche un week-end trascorso in camping a rilassarsi in mezzo alla natura fa di certo la differenza nei bilanci di una famiglia. Così anche in questo fine settimana, mentre sul grande lago sono in corso oggi l’Xtrim Triathlon del Cus di Udine e la regata zonale Trofeo Armando Gori della Nautilago, fiumi e torrenti si riempiono di visitatori desiderosi di prendersi il sole nelle acque limpide della valle. Le rive del Tagliamento accanto al ponte di Braulins già registrano numerosi asciugamani e corpi stesi al sole, ma anche gli appartati laghetti di Bordano, sulle cui rive i ragazzi giungono con le auto, potendo anche accendere lo stereo e piazzare la griglia fin dal mattino. Ce n’è per tutti i gusti, ma il più gettonato resta sempre il Palâr di Alesso, il torrente per tutte le necessità: dalla grande pozza di acqua trasparente che ti accoglie quando termina il sentiero iniziato nella piazzetta della chiesa, alla prima briglia con le distese di pietra ove appoggiare la sdraio, fino ad arrivare a quella più grande per i più temerari, e di nuovo avanti, risalendo il torrente che offre ancora numerose pozze e grandi sassi su cui distendersi. C’è gente dappertutto: «Un tempo – ci dice Enrico di Peonis – si andava sulla Tremugne, ma da quando hanno realizzato l’acquedotto vengo qua: non costa niente, l’acqua è pulita e del resto preferisco questa tranquillità al caos di certe località turistiche. Una volta erano più i valligiani a frequentare questi torrenti, oggi al 90% sono cittadini: lo vedo perché non riconosco il viso di nessun compaesano». Ormai la gente di Alesso è abituata a queste visite estive. Il Comune ha perfino emesso apposite ordinanze sui parcheggi, per non intasare la circolazione nel piccolo borgo. «Io ci vengo da tanti anni con la famiglia, in camping al lago e poi veniamo qui: con tre bambini piccoli, è un posto tranquillo dove si sta bene», ci racconta Michele, che con moglie e figli a metà pomeriggio sta scendendo dal sentiero del Palâr, per tornare in campeggio dopo una giornata di sole. Michele quel posto lo ha scoperto da giovane grazie ad amici residenti a Cesclans. E le rive del torrente di Alesso sono per lui probabilmente più rilassanti di quelle di Barcola. Cittadini ne arrivano anche da Udine, come Simone, che ha pensato bene di portarci anche una coppia di amici da Rimini: «Conosco questi posti da anni – ci dice – grazie a dei parenti di Artegna». Tanti giovani visitatori arrivano da ogni parte del Friuli, da San Daniele come da Reana, oppure Tricesimo e Fagagna, e molti di loro sono degli esperti nel conoscere posti come questi: «Ci sono anche le rive del Tagliamento a Braulins – racconta Martina di Cassacco, che ieri era arrivata con due amiche da Udine -, il Torre a Tarcento e poi una volta sono andata anche dalle parti di Moggio. Il Palâr lo conosco grazie ad alcuni amici di Alesso, che ci vengono spesso. Si sta bene e poi, con i tempi che corrono, non costa niente, ti abbronzi benissimo, ed è facilmente raggiungibile». Il sole continua a irradiare le distese dei sassi del torrente e per molti giovani visitatori il relax continuerà ancora quando sarà calato del tutto, perché li aspetta una notte in tenda in mezzo alla natura e un altro giorno intero da trascorrere sotto il sole, oppure all’ombra ventilata di una fronda verde della Valle del lago.