Carnia. quattro Comuni contro la Provincia per le multe sulle opere pubbliche


di Tanja Ariis

Scarico delle acque reflue: i Comuni di Raveo, Enemonzo, Verzegnis e Sauris raggiunti in questi giorni dalle sanzioni comminate dalla Provincia, rispettivamente di 1500 euro, 1.324 euro, 1.800 e 1.224 euro, per pozzetti o opere realizzati oltre i termini previsti o per comunicazioni tardive. I sindaci di Raveo, Daniele Ariis, di Enemonzo, Paolo Iussa, e di Verzegnis, Luciano Sulli, per nulla lieti della sorpresa natalizia, ribattono: «avevamo dato tutte le spiegazioni in questi ben 4 anni di procedimento, gli interventi richiesti alla fine sono stati fatti»  Per Ariis «siamo in montagna ed era assurdo chiederci di realizzare certe opere in pieno inverno, con i rigori della stagione, e in tempi stretti, in un periodo, a inizio anno, in cui per motivi di bilancio è anche molto complicato reperire risorse» e «come sindaco ma soprattutto come cittadino e contribuente, propongo in cambio del pagamento della sanzione, che i solerti funzionari provinciali escano dai loro confortevoli uffici e si calino nella realtà invernale montana, dove la neve e il ghiaccio non sono un evento eccezionale ma la normalità». Sia Ariis che Sulli si soffermano «sui tempi e le procedure richiesti per gli appalti pubblici e sul fatto che all’epoca c‘era il problema del passaggio a Carniacque con grande incertezza su chi dovesse fare cosa. Ecco – commentano amari – la grande considerazione della Provincia verso la montagna». Al sindaco e al Comune di Raveo la tardiva installazione di un pozzetto di ispezione fognaria è valsa la sanzione di 1.500 euro, comminata dall’Area Ambiente della Provincia di Udine, sanzione minima, perché comunque – si legge nell’ordinanza di ingiunzione – «il Comune non è rimasto inattivo ed ha realizzato gli interventi prescritti». «A Raveo – spiega Ariis – ci siamo dotati di ben 4 depuratori, regolarmente autorizzati allo scarico delle acque da parte dei competenti uffici provinciali. Il 30 dicembre 2005, nelle autorizzazioni allo scarico, per i 4 depuratori, ci furono indicate una serie di prescrizioni, che per uno dei depuratori consistevano nella realizzazione entro 60 giorni dei pozzetti di controllo delle acque in ingresso ed in uscita dall’impianto». Per gli altri il termine era di 180 giorni, da qui la svista. Tutti gli interventi prescritti sono stati realizzati, per ragioni finanziarie, meteo ed organizzative, entro l’estate del 2006. Sorpresi nel vedersi recapitare le sanzioni, in quanto fiduciosi di aver chiarito sufficientemente l’operato del proprio Comune, anche i sindaci Sulli e Iussa. Iussa, che propone ai colleghi di fare ricorso, aveva spiegato i motivi finanziari e tecnici e i concomitanti interventi di protezione civile in corso che avevano tardato comunicazioni e interventi prescritti dalla Provincia. «Per il Comune di Sauris – spiega il sindaco Stefano Lucchini – la sanzione è motivata dall’aver trasmesso tardivamente agli uffici provinciali le analisi allo scarico, analisi che erano in regola ma che l’ufficio comunale purtroppo non ha trasmesso per una dimenticanza. C’è poco da recriminare sulla sanzione».<br />