Castions: maxi-progetto per il campo di golf, contrari i comitati

c.t dal MV di oggi

I consigli comunali di Bicinicco e Castions hanno presentato alla Regione un documento affinché siano adottate misure urbanistiche per consentire la realizzazione di un impianto per il golf a valenza internazionale. Il progetto interesserebbe 114 ettari, di cui 96 a Bicinicco e 18 a Castions. Sull’iniziativa sono scesi in campo comitati e associazioni per ribadire contrarietà soprattutto sotto l’aspetto ambientale. Ora prende posizione Renzo Paravano, che da oltre 15 anni opera nel settore e che è stato, all’epoca, promotore della prima iniziativa per un campo da golf sorto a Chiasiellis. «Non credo – esordisce – che il progetto, sostenuto dai Comuni di Bicinicco e Castions, sia realizzabile. La mia presa di posizione non è per mettere i bastoni fra le ruote, ma per consentire di fare chiarezza su un progetto troppo nebuloso, per evidenziare come stanno realmente le cose. L’iniziativa prevista non è credibile, anche perché richiama i contenuti di una precedente, denominata Stradalta 2000, che prevedeva il recupero di cave dismesse e altre aree degradate. Non si fa cenno a una delle priorità di allora e cioè il recupero dell’ex essiccatoio di Bicinicco». Paravano ribadisce che al momento un progetto vero e proprio non è stato presentato ai Comuni interessati. Tale carenza, ad avviso dell’imprenditore di Chiasiellis, è grave e mina la credibilità dell’iniziativa. «Nella primavera del 2001 – riferisce Paravano – era stato presentato lo studio di recupero e valorizzazione ambientale Stradalta 2000, che prevedeva di realizzare un campo da golf, da collegare funzionalmente a quello promozionale esistente, un’ipotesi condivisa dai Comuni interessati. Nel 2001 il promotore dell’attuale progetto rifiutò l’ipotesi golf e propose la realizzazione di un Outlet ma il progetto era irrealizzabile in quel sito per la normativa regionale vigente. Persa la partita Outlet, fu cavalcata quella del golf ma senza successo. Ora ha riproposto l’iniziativa, ma tutto è poco chiaro. La mia presa di posizione intende invitare gli enti interessati a fare luce sul progetto, per conferire la necessaria credibilità all’iniziativa. Per portarla avanti in un clima di trasparenza, sarebbe necessaria un’operazione chiarezza, così come auspicato da un comitato, ma che finora, lungi dall’aver conseguito l’obiettivo, ha favorito l’aumento della confusione. Sono convinto che soltanto riunendo tutti gli interessati attorno a un tavolo si possa costruire qualcosa di serio. Oltre sei mesi fa – conclude Paravano – avevo consegnato ai Comuni un corposo dossier, costato mesi di preparazione, contenente anche questa proposta, ma nessuno ha risposto».