Cavazzo: il Monte Festa sito storico di valore mondiale

Dopo una interruzione di oltre trent’anni dovuta ad una frana originata dal terremoto del 1976, il Monte Festa è nuovamente raggiungibile e sono raggiungibili in particolare la fortificazione li eretta in occasionedella prima guerra mondiale. Il governatore della Regione Tondo lo ha visitato auspicandone il recupero come sito storico di valore mondiale. Questa è la cronistoria degli avvenimenti
Il 26 ottobre 1917, mentre le truppe italiane si ritiravano da Caporetto, il capitano di complemento Riccardo Noel Winderling eseguì un ordine del Comando d’Artiglieria del XII Corpo d’Armata, lasciando la guida di un gruppo di artiglieri sul Pal Piccolo per assumere quella del Forte di Monte Festa (a quota 1050 metri), tra il lago di Cavazzo e la conca di Carnia, con l’incarico di renderlo immediatamente operativo per opporre la massima resistenza all’avanzata austriaca. Quei duecento uomini che presero possesso della fortificazione sul Monte Festa, fatta costruire nel 1910 proprio allo scopo di assicurare la difesa dei confini orientali da un’eventuale invasione nemica e dotata di otto cannoni a lunga gittata (tra 8 e 11 km) e di altri armamenti secondari, riuscirono a proteggere adeguatamente, dal 30 ottobre al 7 novembre, la ritirata delle divisioni italiane verso Vittorio Veneto, procurando consistenti perdite agli austriaci soprattutto in prossimità dei ponti di Avons e Braulins ed alla confluenza dei fiumi Tagliamento e Fella. A distanza di oltre novant’anni da quella storica impresa, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, accompagnato dal consigliere regionale Luigi Cacitti, dal sindaco di Cavazzo Carnico, Dario Iuri, e dalla Guardia Forestale, ha visitato il Forte di Monte Festa che si vuole recuperare quale sito storico mondiale, rendendolo ufficialmente accessibile alle visite anche grazie alla riapertura, qualche mese fa, della strada di accesso da Interneppo, rimasta interrotta da una frana per oltre trent’anni, ovvero dal terremoto del 1976 che ebbe il suo epicentro proprio in quest’area, alle pendici del Monte Simeone. "Non esistono altre testimonianze così rilevanti della I Guerra Mondiale come quelle che si trovano sul nostro territorio – ha affermato Tondo durante il sopralluogo – e proprio per questo abbiamo il dovere e l’interesse di valorizzarle al massimo, recuperando e mettendo a disposizione di tutti i visitatori siti ad alto impatto storico come quello del Monte Festa che, tra l’altro, fa parte dell’affascinante compendio del lago di Cavazzo Carnico". Il Monte Festa, che da una parte guarda a Bordano ed al bacino acquifero naturale e dall’altra alla valle del Fella, ha una storia che, dopo il primo conflitto mondiale, si lega anche al secondo, quando i tedeschi vi eressero un ponte radar, ed alla successiva Guerra Fredda Usa-Urss che portò in vetta alla montagna carnica una stazione di ascolto della Nato, costruzione tuttora presente benché abbandonata da decenni. "Per oltre settant’anni – ha concluso il governatore – questa vetta ha rappresentato una postazione militare strategica che adesso, dopo un’opportuna sistemazione delle strutture presenti, potrà diventare un punto di riferimento assoluto per il turismo storico in Italia".


2 Risposte a “Cavazzo: il Monte Festa sito storico di valore mondiale”

  1. sono felice che la strada sia stata aggiustata ma non usate le macchine!!!!!usate le gambe e godetevi anche il favoloso paesaggio!io ci sono stata…merita!

  2. sono veramente contento di apprendere che viene riscoperto il forte di Monte Festa come opera storica militare, dopo tanti anni di oblio. noi italiani dovremmo essere orgogliosi della resistenza che pochi uomini, consci di essere soli e circondati, fecero fino al 7/11/1917 per consentire alle truppe della Carnia di potersi ritirare dopo Caporetto. Io andai al forte nel 1972 e, ormai anziano, pensavo di non poterci più tornare, ma ho saputo che la strada forse è percorribile. Bravi a tutti coloro si sono dedicati affinché le vestigia di un fatto così glorioso non vadano perse.

I commenti sono chiusi.