Cavazzo: la guerra dei volantini sul progetto Edipower



di David Zanirato

Mentre si avvicina sempre più l'appuntamento della Conferenza di servizi che dirà l'ultima parola sul progetto Edipower per il raddoppio della centrale idroelettrica di Somplago, si riaccende la guerra, a colpi di volantini e pubblicazioni, tra le Amministrazioni comunali interessate dall'iniziativa (Cavazzo Carnico, Verzegnis, Trasaghis e Bordano) ed i Comitati che stanno battagliando in difesa del Lago di Cavazzo. Nelle scorse settimane erano stati i sindaci di Trasaghis e Bordano a dare alle stampe un nuovo opuscolo fatto recapitare nelle case dei rispettivi cittadini. In questi giorni invece sta circolando una pubblicazione informativa, "Il Punto", redatta e distribuita dai "Comitato difesa e sviluppo del Lago" di Alesso e dal "Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento". Si tratta di uno «strumento limitato, realizzato in proprio, e sostenuto unicamente dai contributi dei volontari», come si legge nell'incipit dell'editoriale. Ventiquattro le pagine arricchite da fotografie, nelle quali si affronta la questione del potenziamento della centrale, dagli albori sino ai giorni nostri; si passa poi agli "ipse dixit" raccolti da una «mosca che si trovava per caso nello stesso locale in cui si è tenuta la cena organizzata da Edipower per illustrare ai parlamentari friulani il progetto». Quindi si cerca di confutare le varie versioni, viene pubblicata la risposta del ministero dell'Ambiente all'atto di significazione e diffida inoltrato dai comitati per chiedere la revoca del parere di compatibilità ambientale, fino ad arrivare all'appello ai primi cittadini dei quattro comuni, partendo dalle osservazioni della perizia Garzon. «Prima dell'ultimo atto, che sacrificherà il nostro Lago sull'altare economico di Edipower, avete ancora una possibilità di riscatto. Abbiate il coraggio di affrontare la vostra gente durante un incontro pubblico, ed indite un referendum consuntivo sul progetto; infine – conclude l'appello – diteci una buona volta a quanto ammonteranno le sempre più evanescenti compensazioni economiche, affinchè si sappia il prezzo finale della svendita del Lago».<br />